Politica

La questione “area blu” non si chiude, la protesta arriva da Albaro: “Si rispetti la sentenza”

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Genova. La sentenza arrivò poco meno di un mese fa. Chiara. Inequivocabile. Le linee blu erano da errore rosso. Insomma, fuori di metafora, andavano cancellate. Il Tar della Liguria infatti obbligava il comune di Genova ad eseguire la sentenza n.289 del 15/2/2012, che prevedeva l’annullamento delle aree blu delle zone di San Fruttuoso, Marassi e Albaro, oltre la cancellazione delle nuove isole azzurre in corrispondenza di aree mercatali e delle aree a sosta rotativa nell’ambito del municipio III – Bassa Valbisagno.

Secondo gli abitanti di Albaro, e in particolare per Giuseppe Occhiuto (presidente dell’Aval e promotore della protesta messa in piazza il 21 marzo per la ridistribuzione dei banchi del mercato in Piazza Palermo), che ha indirizzato una lettera direttamente al sindaco Marco Doria.

“Mi rivolgo a lei – scrive Occhiuto – perchè l’attuale assessore sta commettendo gli stessi errori che aveva commesso il precedente assessore, la sentenza è molto chiara e non lascia spazio a eventuali dubbi interpretativi, i giudici hanno detto che è tutto da rifare dalla A alla Z in tutte e tre le zone per cui abbiamo fatto ricorso, ma da quello che vediamo e leggiamo la signora Dagnino sta portando avanti il vecchio modo di fare del signor Farello, sostituendosi al giudice e decretando che può accogliere la parte che riguarda San Fruttuoso e Marassi e rifiutare la parte che riguarda Albaro e il mercato di piazza Terralba”.

La richiesta è netta e inequivocabile, rispettare la sentenza e cancellare le linee blu nella zona di Albaro. Insomma Marco Doria, tra le tante incombenze deve mettere anche questa in agenda, proprio nella settimana che vedrà gli utenti non poter più utilizzare il biglietto integrato autobus-treno.

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