Economia

Imprese, in Liguria una su quattro è “rosa”. De Luise: “La ripresa passa anche dalla piena occupazione femminile”

patrizia de luise

Liguria. Ad oggi, in Liguria, un’impresa su quattro è gestita da una donna. I settori a maggiore propensione femminile risultano essere l’agricoltura (38,4% rispetto al totale del settore), il turismo (35,2%) e il commercio (30,2%), tutte quote superiori al valore nazionale.

Su 36.135 imprese femminili attive, il 47,3% è localizzato in provincia di Genova (50,8% la concentrazione del totale imprese), il 21,2% a Savona (19,8%), il 17,6% a Imperia (16,8%) e il restante 13,9% a La Spezia (12,6%): la composizione tra i settori economici vede al primo posto il commercio, con oltre il 32% sul totale delle imprese “rosa”, seguito dai servizi alle imprese (14,5%) e dal turismo (13,4%).

Se consideriamo le imprese femminili giovanili, ossia quelle imprese in cui la partecipazione delle “under 35” risulta complessivamente superiore al 50%, rileviamo che rappresentano una quota ancora un po’ esigua se paragonata alle altre realtà, il 10,2% contro una media italiana del 12,7%, e sono purtroppo in calo (-2,3% rispetto al 2011).

Diametralmente opposto il trend delle imprese femminili straniere, che rappresentano l’8% delle imprese “rosa” e che sono cresciute nell’ultimo anno del 7,3%, la variazione più alta tra tutte le regioni, fatta eccezione per la Valle d’Aosta che registra un +16,9%, ma si tratta di numeri piccolissimi.

Infine una nota sulle imprenditrici straniere: è la Cina il paese più rappresentato in Liguria, il 13,3%, ma non in tutte e quattro le province, a Imperia prevale la componente francese (13,6%) e a Savona quella rumena (12,9%).

“Lo sviluppo e la crescita di questo paese passano anche, se non soprattutto, per la valorizzazione dell’imprenditoria femminile – invita a riflettere Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti Liguria –. .
C’è però ancora molto lavoro da fare per eliminare tutti gli ostacoli e le discriminazioni che le donne imprenditrici trovano sul loro percorso – sottolinea De Luise –. Innanzitutto vanno potenziate e modificate le strutture di welfare, in modo che le lavoratrici in proprio non si debbano trovare sole nella cura della famiglia e dei figli. Dobbiamo, inoltre, intervenire a supporto delle imprenditrici sul tema del credito, perché, nonostante le donne siano in media più solvibili degli uomini, le banche rifiutano con maggiore frequenza le loro richieste di finanziamento.

Importantissimo – aggiunge la presidente di Confesercenti Liguria – è anche migliorare la formazione e la consapevolezza di quanti si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro”. 

Proprio per dare una risposta a questi temi, Impresa Donna di Confesercenti ha organizzato questa mattina alla Camera di Commercio di Genova un convegno dedicato al mondo dell’imprenditoria femminile. Uno spazio di approfondimento e di incontro rivolto alle donne che già fanno impresa e a quelle che non si sono ancora inserite nel mondo del lavoro, ma che per farcela hanno bisogno soltanto delle conoscenze e degli indirizzi necessari a mettere in pratica le loro idee.

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