Il blucerchiato Da Costa professore per un giorno contro il cancro: “E’ importante non rovinarsi la vita”

angelo da costa

Genova. Il giocatore blucerchiato Angelo Da Costa ha preso il posto del capitano Daniele Gastaldello ed è diventato professore per un giorno contro il cancro, incontrando gli studenti dell’Istituto Montale per metterli in guardia da fumo, alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta.

“In Brasile il fumo non è così diffuso, ma è importante non rovinarsi la vita – ha esordito – la stessa cosa vale per l’alcol. Il corpo è una macchina e noi dobbiamo rispettarlo e ascoltarlo, dandoci dei limiti ben precisi”.

“Quando vedo i giovani con la sigaretta in bocca mi viene voglia di chiedere loro perché lo fanno…ragazzi, fumare non serve a nulla ed è soltanto dannoso per la vostra salute! Quindi non perdete tempo e non cercate scuse: dite subito addio alle sigarette e guadagnate anni di vita!”. Ecco il consiglio di Angelo Da Costa, portiere della Sampdoria, salito in cattedra davanti agli studenti dell’Istituto “Montale” per la quindicesima tappa del progetto educazionale “Non fare autogol”.

Dopo il successo delle prime due edizioni, torna la campagna promossa dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione AIOM, per spiegare ai ragazzi come tenersi alla larga dai tumori.

“La prevenzione del cancro passa sempre di più dagli adolescenti – afferma il prof. Francesco Boccardo, Direttore della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica all’Università di Genova –:pochissimi sanno che adottare un corretto stile di vita, fin da una giovane età, mette al riparo l’organismo dall’insorgenza di malattie e disturbi. Il fumo è uno dei fattori di rischio più gravi: sono 370.000 i fumatori oggi in Liguria, di cui 180.000 a Genova, e quasi il 30% è costituito da giovani tra 14 e 18 anni, una percentuale in preoccupante crescita rispetto a un anno fa (21%). Le ‘bionde’ non contengono solo tabacco, ma anche elementi nocivi per il nostro organismo: a ogni boccata, durante la combustione, vengono sprigionate più di 4.000 sostanze tossiche! È per questo che sensibilizzare e informare i teenagers su questi aspetti ha un ruolo fondamentale”.

Per ribadire il concetto al fianco di AIOM si sono schierati la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CONI, la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) e la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI). “I tumori sono secondi solo alle malattie cardiovascolari come numero di decessi – continua il prof. Luciano Canobbio, Coordinatore Regionale AIOM per la Liguria – ma rappresentano la principale causa di anni di vita persi, poiché insorgono in età più giovane. Si tratta in ogni caso di malattie in cui la prevenzione può fare la differenza. È questo il principale obiettivo della campagna ‘Non fare autogol’, che utilizza il linguaggio universale dello sport per veicolare importanti messaggi di salute”.

Un progetto innovativo che fino al termine del campionato coinvolge tutte e 20 le squadre del campionato di calcio di Serie A. Un Tour della prevenzione oncologica” in 16 città, con i più importanti campioni del nostro torneo: da Nocerino a Chiellini, da Diamanti a Perrotta, da Astori a Pasqual, con il CT della Nazionale Italiana Cesare Prandelli. “Per noi è un onore partecipare a iniziative così importanti – dichiara Da Costa –, perché in questo modo rappresentiamo un modello positivo per i ragazzi e cerchiamo di dimostrare che anche noi calciatori, fuori dal campo, possiamo fare qualcosa di buono”. In Liguria nel 2010 si sono registrati 8.774 casi di tumore (in calo rispetto al dato di 8.798 del 2009), con 4.096 decessi (in calo rispetto al dato di 4.170 del 2009). Sempre nel 2010, le persone viventi colpite in passato da una neoplasia erano 69.782 (in aumento rispetto al dato di 68.418 registrato nel 2009).

“La nostra azienda è orgogliosa di scendere in campo al fianco degli oncologi – afferma Davide Piras, Presidente e Amministratore Delegato di Bristol-Myers Squibb, che con educational grant rende possibile la terza edizione del progetto –: il nostro obiettivo è veicolare un messaggio così importante e delicato affidandoci a testimonial prestigiosi e di grande impatto come i calciatori di Serie A. Siamo sicuri che i nostri giovani sapranno trarre preziosi insegnamenti dal confronto con i loro campioni del cuore”. Il progetto Non fare autogol può contare su un importante versante online per raggiungere tutti gli studenti italiani: dalle pagine facebook (http://www.facebook.com/NonfareAutogol) e twitter (http://twitter.com/NonFareAutogol) al seguitissimo sito internet www.nonfareautogol.it, dove gli studenti di tutta Italia possono partecipare al “Quiz della salute”: 15 domande sui 7 autogol del proprio benessere, i comportamenti dannosi più diffusi tra i giovani.

In occasione di ogni tappa, tra i ragazzi che avranno totalizzato il miglior punteggio, viene estratto un vincitore che ritira un premio direttamente dalle mani del campione di serie A. Sempre dal sito è possibile scaricare l’opuscolo informativo del progetto, che viene distribuito ai ragazzi che partecipano agli incontri con gli oncologi e i calciatori. La terza edizione, inoltre, può contare su un media partner di primo livello: AIOM ha stipulato un accordo con Rai Sport, per cui tutti gli incontri vengono trasmessi in diretta sul canale 57 del digitale terrestre e online in streaming sul sito www.raisport.rai.it.
Nelle prime due edizioni sono stati raggiunti migliaia di studenti grazie al contributo di campioni come Pato, Legrottaglie, Miccoli, Gilardino, Palombo, De Sanctis, Perrotta, El Shaarawy, Chiellini, Giovinco, Montella, Rocchi, che completano la “squadra della prevenzione” dell’AIOM. “Il cancro colpisce di più le Regioni settentrionali (+30%) rispetto al Sud – conclude Boccardo –, ma complessivamente nel nostro Paese migliorano le percentuali di guarigione. Il 61% delle donne e il 52% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi”. “Il merito è da ricondurre alla più alta adesione alle campagne di screening – aggiunge Canobbio –, che consentono di individuare la malattia in uno stadio iniziale, alla maggiore efficacia delle terapie ma anche alle campagne di sensibilizzazione e prevenzione oncologica, come il progetto Non fare autogol”.

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