Genova. Un sudamericano di 22 anni si stava allenando insieme a un amico nelle arti marziali servendosi di una katana, la spada rituale giapponese, nei giardini Gilberto Govi davanti a corso Italia, nella zona della Foce. Sorpreso da due carabinieri in borghese era stato denunciato e poi imputato per detenzione e porto abusivo di arma.
Il giovane, difeso dagli avvocati Alessandro Storlenghi e Bruno Poce, ha sempre sostenuto che non si trattava di una vera arma ma che la spada era flessibile e non tagliente. Oggi, al processo, il giudice monocratico Carla Pastorini ha disposto una consulenza tecnica per verificare se si tratta di uno strumento da allenamento sportivo o se e’ un’arma vera e propria atta a offendere. Il 26 marzo affiderà l’incarico a un perito.