Ecofeste in Liguria, un grande successo: 69 eventi nel 2012, 155 mila partecipanti

Liguria. Nel territorio continuano a crescere l’interesse e la curiosità per il progetto Ecofeste della Liguria. Sono state 69, infatti, gli eventi nel 2012, che hanno registrato la presenza di 155 mila persone.

“La raccolta differenziata è stata molto alta perché abbiamo raggiunto il 73% di media, con punte che hanno raggiunto il 97% – spiega l’assessore regionale, Renata Briano – Sono state premiate le cinque migliori feste per ciascuna Provincia. Sono proprio le Provincie, infatti, che hanno coordinato questo lavoro sui territori, aiutate dai centri di educazione ambientale”.

Al primo posto della gara virtuale spiccano per il 2012 i risultati di Sori, con la ecofesta pro Gigi Ghirotti (raccolta differenziata al 96,9%), Busalla con il memorial Giam Massarino (differenziata al 95,90%), Santa Margherita Ligure con Green Night (95,33%), Serra Riccò con la Festa degli alpini (95,10%) e la Festa di S. Lorenzo in Chiale a Genova (93,18%). Fra le province in vetta alla classifica per la raccolta differenziata La Spezia con Portovenere e la Sagra del Polpo (97,88%), Framura con le frazioni di Setta, Ravecca e Anzo (94,95%), le 6 Ecofeste di Castelnuovo Magra (oltre il 90%), la Festafrica di Toirano (88%) e la Festa del Brusso di rezzo (59%). Dopo il successo ottenuto in questi anni il progetto Ecofeste, organizzato da Regione Liguria e Province liguri, con l’organizzazione di Muvita a Genova e Tecnocivis a Savona e la partecipazione di diversi gestori dei servizi di igiene urbana, prosegue anche nel 2013. “Pur nelle difficoltà contingenti – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Renata Briano – siamo convinti che possa essere un efficace testimonial delle politiche regionali a tutela dell’ambiente perché i risultati costituiscono un importante contributo per la diffusione della cultura ambientale”.

Numeri più che positivi in tutti i sensi. 25.376 chilogrammi di scarti biodegradabili, 8962 kg di carta , 6344 kg. di vetro e 3435 di olio esausto raccolti in modo differenziato ed avviati a recupero, con una percentuale media sul totale di oltre il 73% rispetto al rifiuto prodotto . A questi risultati si devono aggiungere le iniziative di sensibilizzazione ed informazione ambientale organizzate e condotte in ogni festa a cura della rete dei Centri di educazione ambientale della Regione Liguria.

“La sfida era duplice – spiega Briano – da un lato diffondere buone pratiche sull’organizzazione e la gestione di eventi a tradizionalmente ad alto impatto per quanto riguarda la produzione di rifiuti, come le feste e le sagre gastronomiche, che concentrano in pochi giorni un numero di partecipanti paragonabile, in alcuni casi, all’intera popolazione di uno dei numerosi comuni liguri di entroterra. E, nel contempo, spiegare ed illustrare a tutti gli ospiti coinvolti il motivo e l’importanza delle scelte effettuate. Dalla raccolta differenziata, all’uso di stoviglie riutilizzabili o biodegradabili, dall’utilizzo di alimenti a chilometro zero e dell’acqua del rubinetto, alla cura per il ripristino dei luoghi interessati dalla sagra”.

Partito nel 2011 a Genova ed esteso l’anno scorso a tutto il territorio regionale, il progetto Ecofeste ha raggiunto i risultati che si proponeva: i sessantanove eventi organizzati in Liguria da maggio fino a dicembre 2012 sono diventati altrettanti esempi virtuosi di azioni a favore dell’ambiente, accompagnati da percorsi educativi e motivazionali curati da specialisti della materia. Lo sviluppo del progetto ha coinvolto, attraverso diverse fasi, Regione e Province con la definizione di un disciplinare standard contenente i criteri da rispettare per organizzare una ecofesta, a cui è seguita la valutazione dei progetti presentati, la definizione di una graduatoria a livello di singola provincia, accompagnato da un protocollo d’intesa sottoscritto dalla Regione con l’Associazione dei produttori di bioplastiche che hanno collaborato alla fase di comunicazione ed informazione sui temi trattati.

Dai dati raccolti, quindi, sembra che ci sia una maggiore consapevolezza. “Sia da parte delle amministrazione comunali, che stanno organizzando la raccolta differenziata con mezzi sempre migliori, che vedendo la richiesta dei cittadini, si capisce che c’è sempre maggiore consapevolezza – prosegue Briano – l’educazione ambientale, infatti, non deve fermarsi solo alle scuole, ma deve riuscire ad arrivare agli adulti. Le Ecofeste, in questo senso, sono un mezzo che può consentire di raggiungere risultati anche a casa”.

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