Genova. “Servirebbero 15-20.000 nuovi ricercatori all’Italia nei prossimi dieci anni, selezionati attraverso bandi internazionali, per non far retrocedere il nostro Paese fuori dal G10”. Lo ha detto il direttore
scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, Roberto Cingolani, questa mattina durante la presentazione del ‘Piano del lavoro Cgil’.
“Non è un numero tirato fuori dal cilindro – ha aggiunto – ma è un rapporto proporzionato alle dimensioni di un Paese che ambisca a rimanere tra le economie avanzate del mondo. La ricerca per potere funzionare deve avere delle strutture, delle regole, l’Iit di Genova e’ un buon esempio: quando c’e’ una grande infrastruttura tecnico-scientifica, arrivano gli stranieri, diventiamo attrattivi, infrastrutture vuol dire pianificare e spendere, sia chiaro. Le regole sono come quelle dello sport: ricercatori giovani e tante donne, il ruolo femminile nella ricerca deve essere valorizzato”.