Politica

Case popolari, il Pd: “Cambiare le regole, mantenersi una casa è un dovere ma anche un diritto”

casa

Genova. In occasione della commissione Welfare riunitasi questa mattina a Tursi, il partito democratico ha chiesto con forza all’assessore Dameri che il Comune di Genova si adoperi per la definitiva modifica della legge regionale 10 dell’era Biasotti che regolamenta i diritti-doveri di chi richiede alloggi gestiti da Arte, sulla base delle modifiche proposte dal coordinamento dei comitati dei quartieri collinari, già recepite da una delibera della stessa Regione.

“Il Partito Democratico sposa il documento presentato dai comitati” spiega Cristina Lodi, presidente della commissione Welfare.”In linea con le proposte avanzate dai rappresentanti dei residenti, affermiamo che chi non ha redditi sufficienti per pagare l’affitto deve essere messo in condizioni di poterlo fare, sia attraverso progetti di sostegno all’abitare che di convivenza, per evitare di diventare moroso al primo mese di assegnazione. Mantenersi una casa è un dovere ma anche un diritto per chi è in difficoltà”.

“Le principali modifiche da apportare alla legge regionale – prosegue Lodi – riguardano i criteri di assegnazione degli appartamenti, i limiti reddituali, i tempi di attesa e il problema degli alloggi vuoti che incoraggiano l’abusivismo e gli atti di vandalismo. Assolutamente prioritario è poi il mantenimento degli attuali canoni di locazione il cui aumento, alla luce del particolare momento di disagio sociale, sarebbe infatti improponibile”.

Nell’immediato, secondo il partito di maggioranza a Tursi, vanno affrontati e risolti anche una serie di problemi concreti che compromettono la vivibilità degli immobili: “dalla sostituzione degli ascensori ormai obsoleti ai costi eccessivi delle utenze di gas, luce ed acqua; dalla messa in opera delle manutenzioni straordinarie, la cui mancanza ha ulteriormente peggiorato la situazione di degrado di molti stabili, alla riqualificazione del verde pubblic-2o.

Inoltre, in previsione delle modifiche al regolamento comunale, il Partito Democratico propone di confrontarsi su alcuni temi. “Anzitutto – spiega Lodi – la possibilità che siano previste forme di coabitazione non solo tra parenti, ma anche tra anziani e utenti di servizi territoriali che, attraverso progetti socio-riabilitativi e assistenziali, possano condividere i propri redditi in modo da garantirsi una casa dignitosa”.

Il regolamento comunale poi, secondo il Pd dovrebbe prevedere l’assegnazione immediata per i casi di emergenza abitativa ammessa in graduatoria, quali ad esempio lo sfratto, in modo da evitare collocazioni in strutture alberghiere a carico del Comune. Una soluzione, quest’ultima, certamente più dispendiosa, nonché meno dignitosa, rispetto ad una celere assegnazione.

Inoltre: “Chiediamo che le donne in regime di protezione possano essere assegnatarie di casa con immediatezza, vista l’impossibilità di rientrare nel proprio alloggio per la violenza subita nello stesso, che le persone titolari di Isee particolarmente basso abbiano una precedenza nella graduatoria di assegnazione nei casi di separazione con che impongano a uno dei due coniugi di lasciare la propria abitazione e che sia prevista l’assegnazione celere ai minori affidati al Comune di Genova dal Tribunale e che, al compimento dei 18 anni, perdono il diritto di rimanere in Comunità a spese della pubblica amministrazione.

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