Cronaca

Calcinacci dal soffitto del King di Nervi, Unione Studenti: “Non è un caso isolato, subito interventi nelle scuole genovesi”

liceo king via casotti nervi
Foto d'archivio

Genova. Giovedì 21 marzo sono iniziati a crollare calcinacci dal soffitto, da poco ristrutturato, della succursale del Liceo King a Genova Nervi.

“Il giorno dopo gli studenti per paura di crolli improvvisi hanno disertato le aule e si sono mossi verso la sede per avere un incontro con la presidenza.
Non è la prima volta che gli studenti del Liceo King denunciano le problematiche legate all’edilizia della propria scuola, ma le loro voci sono rimaste inascoltate, anzi minimizzate da tecnici della provincia che affermavano che non vi fosse alcun problema strutturale”, denuncia l’Unione degli Studenti di Genova.

“E’ inaccettabile che le istituzioni rimangano sorde a richieste d’aiuto per problemi di cui sono esse stesse responsabili, rendendosi colpevoli, di tragici eventi, come l’episodio del 22 novembre del 2008 al liceo Darwin di Rivoli, in cui lo studente Vito Scafidi è rimasto ucciso dal crollo di un soffitto – proseguono gli studenti – I continui tagli indiscriminati degli ultimi anni ai fondi destinati all’edilizia scolastica hanno messo in ginocchio scuole la cui situazione era critica da anni”.

Il liceo King non è un caso isolato. “L’anno scorso al Liceo Pertini, in concomitanza con l’alluvione le infiltrazioni d’acqua erano state molte e avevano portato all’allagamento di alcuni locali. Ogni anno studenti e studentesse, denunciano il fatto che questi casi estremi sono solo la punta di un iceberg fatto di moltissimi edifici inadeguati. Non è possibile che la questione dell’edilizia scolastica venga a galla soltanto a seguito di incidenti gravi e pericolosi come quello di oggi”, continuano.

E da qui un forte appello. “Nella provincia di Genova, così come in tutta Italia è necessario un forte e rapido intervento con provvedimenti concreti che mettano in sicurezza tutte le scuole e che garantiscano ad ogni studente il diritto a studiare in un ambiente adeguato, Non rischiando sopratutto di mettere a rischio la propria vita”, concludono.

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