Alberghi: via libera alla modifica della legge Ruggeri

Regione. Disco verde in consiglio regionale alla legge Ruggeri sulla valorizzazione alberghiera, tanto attesa dagli operatori del settore. La revisione normativa è stata approvata all’unanimità. Il provvedimento cambia la legge 1/2008 creando una semplificazione delle procedure burocratiche e misure per la riqualificazione e lo sviluppo delle strutture alberghiere.
“Rispetto alla situazione economica che stiamo vivendo la legge si inserisce in un momento di difficoltà – dice l’assessore Angelo Berlangieri – Fosse stata approvata qualche anno fa forse gli effetti sarebbero stati più performanti, ma questo non significa che non sia una struttura normativa che consente di semplificare e di mettere in campo una serie di strumenti di utilità per il mondo delle imprese utili a riqualificare le strutture ricettive”.

“Se solo riuscissimo, come è probabile che possa accadere nei prossimi anni, a riattivare venti-trenta immobili che prima contenevano alberghi e che oggi sono chiusi e fatiscenti avremo nuove aziende e circa tre-quattrocento posti di lavoro in più. Quindi anche se la situazione economica che stiamo vivendo è difficile, così come fare degli investimenti e lavorare nel mondo dell’impresa, abbiamo creato, anche con l’aiuto di consiglieri ed associazioni di categoria, uno strumento normativo che aiutano a farlo” aggiunge Berlangieri.

Così Americo Pilati, responsabile regionale di Federalberghi: “Purtroppo in questo momento storicamente difficile la legge potrà incidere poco sul recupero sugli alberghi chiusi da tanti anni, anche perché le difficoltà economiche riscontrate da tutti fanno sì che l’acquisto degli immobili sia meno ricercato”.
“Nel biennio 2008-2010 – prosegue – funzionava molto la seconda casa; con questa legge in teoria potrebbe ripartire la voglia e la possibilità di fare tutismo in Liguria, ma i tempi prevedo saranno molto lunghi. Nella nostra regione sono 120 gli alberghi chiusi da tanto tempo, si ipotizzava il recupero di una quarantina di questi, ma non so se si concretizzerà molto presto. Abbiamo buttato via troppi anni, ora la vedo difficile”.

Per Franco Roverare Cappelluto, presidente dell’Upa, “sicuramente l’economia nel 2008 ci permetteva degli investimenti che oggi, visto il momento, sono critici. Noi abbiamo cercato di portare avanti queste modifiche proprio per mettere al centro l’azienda, per fare in moda che essa abbia la possibilità di ritornare qualificata sul mercato e soprattutto di poter andare incontro alle esigenze dei turisti e alle loro richieste”.

“Nella nostra regione- conclude la presidente degli albergatori savonesi – ci sono anche molti alberghi chiusi e speriamo che con queste modifiche possiamo pensare a qualche riapertura anche considerato il momento che stiamo attraversando. Abbiamo anche cercato l’opportunità di avere uno sgravio dai debiti delle aziende perché in questo momento se non hanno credito dalle banche dobbiamo avere un po’ di respiro”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.