Genova. Un’apertura speciale nella Giornata delle donne per riaffermare anche il loro diritto a vivere libere da quelle violenze che hanno colpito un miliardo di donne e bambine nel mondo e che solo in Italia nel 2012 hanno ucciso più di cento donne.
E’ quella che il centro provinciale antiviolenza genovese di via Mascherona dedica all’8 marzo, con un open day dalle 9 alle 13 in cui presenterà alla
cittadinanza e agli operatori i propri servizi e l’innovazione delle attività a tutela delle vittime. Dal 2009 a oggi sono state circa 700 le vittime di violenze fisiche, psicologiche, sessuali, economiche e delle persecuzioni degli stalker prese in carico dal centro provinciale antiviolenza e dai servizi in rete con questa struttura aperta a Genova nella sinergia tra Provincia, Regione, Comune e associazioni.
Il centro di via Mascherona – con operatrici (assistenti sociali, counsellor,
psicologhe, educatrici professionali) dalla specifica formazione sulla violenza di genere, dopo i colloqui di accoglienza può attivare consulenze legali, sostego psiclogico, gruppi di auto-aiuto, percorsi con le istituzioni per l’inserimento di vittime di violenza – sole o con figli minori – in strutture protette, sostegno e accompagnamento nell’accesso ai servizi del territorio, iniziative di prevenzione, informazione e raccolta dati sulle violenze. Insieme al centro di via Mascherona e con i contributi della Provincia e dei Comuni di Genova, Busalla e Campomorone, l’associazione Il Cerchio delle Relazioni ha avviato inoltre il progetto Di.A.N.A. (Diventare adulte nell’autonomia) con i fondi nazionali ottenuti vincendo il bando per il sostegno ai centri antiviolenza del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il progetto offre per due anni una serie di servizi, completamente gratuiti per chi li utilizza: consulenza e sostegno psicologico e psicoterapeutico a medio
e lungo termine per donne vittime di violenza domestica e maltrattamenti;
gruppi di auto-aiuto per il recupero dell’autostima delle vittime; sostegno educativo individuale e di gruppo (su richiesta della famiglia o per disposizioni dei servizi sociali e del Tribunale dei Minorenni) per bambini e ragazzi e ragazze minori vittime dirette di violenze o che hanno dovuto assistere a quelle subite dalle madri.
Nello stesso progetto viene inoltre sperimentato anche un servizio rivolto a uomini autori di violenze e maltrattamenti che prevede, dopo l’accoglienza telefonica, colloqui individuali psicoterapeutici e gruppi di auto-aiuto, con accesso spontaneo o mediato dai servizi sociali.
Per contattare il centro antiviolenza basta telefonare allo 010-20976222, cliccare sul sito www.provincia.genova.it/centroprovincialeantiviolenza, inviare una mail a centroantiviolenza@comune.genova.it o andare in via Mascherona 19 per fissare un appuntamento, negli orari 9-17 dal lunedì al giovedì e 9-13 il venerdì.
L’associazione Il Cerchio delle Relazioni ha invece sede, sempre a Genova, in piazza Colombo 1/13 a-b (tel. 010-541224, fax 010-53002689) e i suoi orari di accoglienza telefonica, sette giorni su sette, sono: lunedì e giovedì dalle 9 alle 15
martedì e venerdì dalle 9 alle 15 e dalle 18 alle 22 mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17, sabato e domenica dalle 9 alle 15.