Cronaca

Venditore abusivo investito a Porta dei Vacca: Comitato Prè Gramsci scrive all’assessore Fiorini

tensione senegalesi

Genova. “Gent.le Dott.ssa Fiorini, apprendiamo dai media che purtroppo il nostro quartiere viene nuovamente menzionato per un episodio legato a fatti criminosi, ovvero l’investimento di un
venditore abusivo da parte di un’auto mentre fuggiva da un controllo della Guardia di Finanza. Leggiamo inoltre che, un gruppo di connazionali senegalesi si sono riuniti per manifestare contro le forze dell’ordine”.

Non si placano le polemiche legate all’episodio di sabato pomeriggio, con un venditore abusivo investito e la protesta dei suoi connazionali. Il Comitato Prè Gramsci ha infatti deciso di scrivere all’assessore alla Legalità del Comune di Genova Elena Fiorini.

“Da troppo tempo – scrive il comitato – dobbiamo denunciare centinaia di venditori abusivi appostati al Porto Antico, decine e decine di abitazioni del centro storico ed in particolare di Prè, utilizzate come magazzini e come laboratori della contraffazione, il continuo e giornaliero sciamare di borsoni azzurri pieni di merce contraffatta che dai caruggi viaggiano da e per la darsena”.

“Siamo stanchi ed arrabbiati. Siamo profondamente dispiaciuti per chi è finito all’ospedale, per l’investitore che sicuramente non starà passando un bel momento, ma è necessario sgombrare il campo dalle ipocrisie che ogni volta si affacciano in questi casi: il ragazzo che fuggiva stava compiendo un reato, la Guardia di Finanza stava compiendo il proprio lavoro”.

“I residenti del Quartiere – continua la lettera – sono solidali con le forze dell’ordine che giorno dopo giorno provano a riaffermare la legalità nel nostro Quartiere, a donare la speranza di una vita civile alle nostre famiglie, prese in ostaggio dagli stessi che manifestavano”.

“Le chiediamo – conclude il comitato – di intervenire subito, dando impulso ad interventi che sgombrino il campo da equivoci e fraintendimenti. Il Comune deve riprendere in mano il territorio non abbandonandolo al degrado ed alla manodopera della criminalità”.

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