Cronaca

Variante di Settembrin: domani il varo del primo ponte

piero fossati

Conto alla rovescia per il varo dei nuovi ponti della variante di Settembrin: il primo ci sarà domani, giovedì 28 febbraio, e alle operazioni interverrà anche il commissario della Provincia Piero Fossati che alle 10 sarà nel cantiere per il by-pass stradale della Val Graveglia con amministratori della Regione e degli enti locali della vallata.

Il primo ponte, colosso d’acciaio che pesa 239 tonnellate (il secondo ne pesa 203, per quasi 450 tonnellate complessive) sarà imbragato e sollevato da tre grosse autogru – il cui arrivo dal Piemonte e successivo montaggio è stato ritardato dalle nevicate dei giorni scorsi – lentamente spostato e infine posizionato per essere ancorato sulle sue spalle in cemento armato.

Dopo il varo del primo ponte le gru verranno smontate e rimontate vicino al secondo, per l’ultimo varo (tra venerdì e sabato). I due ponti, praticamente gemelli di quello già realizzato a Santa Lucia per la variante di Settembrin e
lunghi entrambi quaranta metri, sono elementi chiave del by-pass di oltre un chilometro che libererà dalle pesantissime strozzature attuali l’imbocco della provinciale 26 della Val Graveglia.

Nel primo tratto la variante in costruzione -cofinanziata dalla Regione con 6 milioni di euro, 1,8 milioni dalla Provincia che ne ha curato anche progetti,
appalti e direzione lavori, 1,050 dal Ministero dell’Economia e 200.000 euro dagli enti locali della vallata – correrà sulla sponda sinistra del Graveglia, sopraelevata di tre metri e mezzo rispetto alla zona d’argine per garantire anche il flusso delle piene cinquantennali, poi attraverserà il torrente con il primo ponte, percorrerà per trecento metri la stessa sponda e ritornerà su quella sinistra con il secondo per poi ricollegarsi al tracciato attuale della provinciale all’altezza del ponte di Santa Lucia.

“Le operazioni per il varo dei due ponti, fondamentali per quest’opera così importante e attesa dal territorio – dice Piero Fossati – sono molto delicate e complesse e finalmente riusciremo a vederle completare. Per la sicurezza di ogni ponte sono necessari quattro speciali appoggi d’acciaio, tutti diversi e con
funzioni differenti anche nella prevenzione antisismica che hanno richiesto tempi purtroppo più lunghi del previsto alla ditta costruttrice e gli otto appoggi, tutti pezzi unici sono stati forniti solo all’inizio dell’autunno quando le condizioni climatiche, prima con piogge molto intense e piene che hanno più volte demolito i guadi di cantiere e poi per il gelo invernale hanno obbligato a sospendere la posa dei ponti che impegna mezzi anche in alveo, in attesa di poterla effettuare con tutte le garanzie di sicurezza, come i tecnici prevedono
di fare da domani”.

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