Politica

Tsunami Tour, Beppe Grillo: “La Liguria è troppo cementificata, basta infrastrutture inutili”

Liguria. Un boato lo ha accolto sul palco, poi Beppe Grillo ha dato il via al suo show in piazza Sisto IV a Savona, per lo Tsunami Tour elettorale del Movimento 5 Stelle. Da lì, poi, si sposterà a Genova in camper. Con la consueta parlantina sciolta, ha toccato svariati temi, davanti ad una platea attenta e partecipe, che più volte ha sottolineato con applausi le parole del comico.

“Sta succedendo qualcosa, gli sguardi sono cambiati in tutta Italia – ha esordito Grillo -. E’ una settimana tragica, molto dura, nella quale dovremo passare attraverso due file di persone con dei bastoni. Si stanno accanendo contro di noi, con sparate e titolo sui giornali. Dovremmo cambiare nome: non siamo più un movimento, siamo una comunità. La stessa trasformazione deve farla l’Italia: deve diventare una comunità”.

“Questa terra sta cambiando – ha sottolineato Grillo -. Inquinamento, sindaci che fanno finta di essere contro ma sono compiacenti, porti per far arrivare container che non arriveranno mai. La Liguria è una delle terre più cementificate d’Italia”.

“Vedere queste facce in televisione, che sono lì a darci le soluzioni ai problemi che hanno creato loro, dicendo tutto e il contrario di tutto… Hanno fatto leggi e decreti per non farci prendere le firme, ma noi non molliamo. Dobbiamo riprenderci i loro uffici, i loro conti all’estero. Ci hanno sottovalutato: a Parma siamo entrati e abbiamo trovato un comune devastato. Oggi i sindaci non sono più sindaci, sono amministratori delegati di spa”.

“Questo è un Paese da rifare. La parola lavoro è diventata orribile. Deve essere una parola importante della vita, non la vita. Fai studiare i tuoi figli e se vogliono rimanere qua per il lavoro, devono andare in un call center. Ce lo dobbiamo riprendere il lavoro! Gargamella ha detto: ‘Dove li prendiamo i soldi?’. Si può fare, come in tutti i Paesi. Negli uffici di collocamento, dove ci saremo noi, saranno offerti i lavori. Basterà attendere due o tre anni”.

“Siamo pieni di soldi! Togliamo i rimborsi ai partiti, con effetto retroattivo. Noi, per tre anni, abbiamo fatto campagna politica senza soldi. In tre anni, senza chiedere un euro, siamo diventati una grande forza politica. Sarà un bagno di sangue per tutti, anche per me, che certamente sto meglio di voi. Io mi sono sentito dentro di restituirvi qualcosa: dedico una parte del mio lavoro e dalla mia vita a voi”.

“Il sacrificio sarà spaventoso, ma lo faremo con la testa alta e con un sogno condiviso meraviglioso. Il sacrificio la faremo insieme, da subito. Presidente della Repubblica, vitalizi, doppi incarichi… Cominciamo a togliere le Province, accorpare i Comuni sotto 5 mila abitanti. L’evasione fiscale delle slot machine; le missioni di pace (che sono di guerra)… ecco dove prendere i soldi. E togliamo soldi a scuola e sanità?!”.

“Altro che infrastrutture… gronda o ponte sullo stretto. Il 50% dei camion sono vuoti, altro che container che ne arrivano sempre meno. Questa è la terra del turismo… e del pesto! Lo faremo con aglio del Vietnam e basilico della Cina?.

“Noi parliamo di Berlusconi che ha detto di Bersani che ha detto di Monti… parliamo di fantasmi – ha ribadito Grillo -. Noi dobbiamo cominciare adesso, a parlare di cose concrete”.

Questi alcuni stralci del discorso di Beppe Grillo, come sempre trasmesso in diretta dal suo blog. Questa sera sarà a Genova, in piazza De Ferrari, per il secondo appuntamento in Liguria.

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