Cronaca

San Valentino a Genova è contro la violenza sulle donne e l’omofobia: due flash mob per dire “Basta”

one billion rising flash mob

Genova. Nel capoluogo ligure San Valentino non sarà solo l’occasione per festeggiare gli innamorati, ma anche il modo per dire ancora una volta no alla violenza sulle donne e all’omofobia.

L’appello “Break the chain!” – spezzare, tutti insieme, la catena delle violenze di genere – arriva dal flash mob One Billion Rising, l’azione globale planetaria per fermare tutte le forme di violenza contro le donne, le ragazze e le bambine lanciata dalla drammaturga statunitense Eve Ensler, che unirà nella danza anche le donne e gli uomini di Genova, alle 17 di oggi – data assolutamente non casuale – in piazza De Ferrari, all’unisono con migliaia di piazze e luoghi del mondo perché “se un miliardo di donne violate è un’atrocità, un miliardo di donne che ballano è una rivoluzione”.

E le violenze contro le donne continuano purtroppo a imperversare anche a Genova: dal 2009 al 2012 sono state 647 le vittime di violenze fisiche, psicologiche, sessuali, economiche e delle persecuzioni degli stalker prese in carico dal centro provinciale antiviolenza di via Mascherona e dai servizi in rete con questa struttura aperta a Genova nella sinergia tra Provincia, Regione, Comune e associazioni. Il centro di via Mascherona, collegato con pronto soccorso, servizi territoriali delle Asl, forze dell’ordine, associazioni del volontariato, attraverso i servizi sociali di Genova e degli altri Comuni può utilizzare strutture di accoglienza per le vittime di violenze e maltrattamenti.

Alle 19, invece, sarà la volta di un “Flash Mob contro l’omofobia”. La cittadinanza è in invitata da Amnesty International con Genovagaya, Arcigay e Famiglie Arcobaleno ad un bacio collettivo per ribadire che amare è un diritto umano.

Al suono di un secondo fischietto, tutti i convenuti si baceranno e si scambieranno affettuosità. Al terzo suono di fischietto tutti applaudiranno. In occasione della festa di San Valentino le associazioni per i diritti umani citate ricorderanno così che l’identità di genere e l’orientamento sessuale sono da tempo riconosciuti come aspetti fondamentali dell’identità di un individuo.

Francesco Abondi

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