Arenzano. Mentre a Viareggio, allo Stadio dei Pini, il savonese Stephan El Shaarawy (che prima di Milan e Genoa, ha indossato la maglia del Legino) si appresterà a pronunciare il “giuramento” che precede la gara inaugurale del Torneo (Juventus – Maribor), contemporaneamente, al “Nazario Gambino” di Arenzano, si apriranno le danze con una partita di cartello che vedrà in campo la Sampdoria contro “el decano del futbol espanol, fundado en 1889” e cioè il Recreativo Huelva. Stessi colori di maglia del Savona: strisce verticali bianco blu, nelle cui fila – ricorderanno i tifosi blucerchiati – ha giocato in prestito “el tuna” Bruno Fornaroli nella stagione 2009/10.
Grande soddisfazione quindi nella cittadina rivierasca per essere riusciti ad ospitare, per la prima volta, sul proprio campo sportivo, il torneo giovanile di maggior fama nel mondo (da ricordare che venerdì 15 febbraio ci sarà il “bis”, ancora con la Samp che affronterà i “bairensi” dell’All Boys) e doppio riconoscimento per la dirigenza del club arenzanese, che ha ricevuto l’invito da parte del Presidente del Centro Giovani Calciatori, Alessandro Palagi, a partecipare con la squadra dei Giovanissimi dell’Arenzano alla quarta edizione del Torneo JSF15 – Viareggio 2013, che si terrà a Viareggio (nel prestigioso Stadio dei Pini, il “Torquato Bresciani”).
Una indubbia occasione di grande visibilità per i giovani del vivaio e per tutta la società del Presidente Claudio Turello, infatti le altre squadre invitate al quadrangolare del prossimo 20 febbraio sono team prestigiosi come lo storico AC Fanfulla 1874 (di Lodi), gli emiliani dell’ASD Val.Sa Gold e la Rappresentativa Toscana, fresca vincitrice dell’ultima edizione della competizione, il cui albo d’oro vede sul podio la Roma (nel 2010) ed il Napoli (nel 2011).
Tornando alla partita di lunedì prossimo fra Sampdoria ed Huelva, grande curiosità da parte nostra di vedere se la Sampdoria di Felice Tufano (che si avvale di Paolo Viviani come preparatore dei portieri) sarà in grado, non dico di rinverdire le eroiche imprese degli anni 1950, 1958, 1963, 1977 (sul gradino più alto del podio), ma di emulare le belle prestazioni del 2009, quando solo nella finalissima s’è arresa alla Juventus, ma con un Guido Marilungo in ogni caso capace di aggiudicarsi il “Golden boy”, premio istituito proprio quell’anno da Alessandro Palagi, manager lungimirante in grado di dar ulteriore lustro al torneo con l’avvento della Rai a dare maggior visibilità alle partite.
Sognare costa poco, intanto andiamo a vedere al Nazario Gambino cosa succede lunedì 11 febbraio, alle ore 15,00.
Claudio Nucci