One Billion Rising, la rivoluzione delle donne che ballano: -2 al flash mob genovese antiviolenza

violenza donne

Genova. L’appello “Break the chain!” – spezzare, tutti insieme, la catena delle violenze di genere – arriva dal flash mob One Billion Rising, l’azione globale planetaria per fermare tutte le forme di violenza contro le donne, le ragazze e le bambine lanciata dalla drammaturga statunitense Eve Ensler, che unirà nella danza anche le donne e gli uomini di Genova, alle 17 di giovedì 14 febbraio – data assolutamente non casuale – in piazza De Ferrari, all’unisono con migliaia di piazze e luoghi del mondo perché “se un miliardo di donne violate è un’atrocità, un miliardo di donne che ballano è una rivoluzione.”

E le violenze contro le donne continuano purtroppo a imperversare anche a Genova: dal 2009 al 2012 sono state 647 le vittime di violenze fisiche, psicologiche, sessuali, economiche e delle persecuzioni degli stalker prese in carico dal centro provinciale antiviolenza di via Mascherona e dai servizi in rete con questa struttura aperta a Genova nella sinergia tra Provincia, Regione, Comune e associazioni. Il centro di via Mascherona, collegato con pronto soccorso, servizi territoriali delle Asl, forze dell’ordine, associazioni del volontariato, attraverso i servizi sociali di Genova e degli altri Comuni può utilizzare strutture di accoglienza per le vittime di violenze e maltrattamenti.

“I numeri delle violenze sono purtroppo molto alti anche nella nostra città – dicono Marta Guglielmi e Rita Falaschi che per la Provincia coordinano le attività del centro antiviolenza – e confermano l’assoluta necessità di questi servizi anche per incoraggiare le vittime a risollevare la testa e a non subire in silenzio. Perché i dati emersi sono ancora la punta di un iceberg rispetto al dramma delle violenze che nella stragrande maggioranza dei casi le donne subiscono nella sfera familiare”.

Al flash mob OBR, organizzato a Genova da numerose associazioni, danzeranno anche operatrici e responsabili del centro provinciale antiviolenza “dove le vittime – dice una di loro – portano le proprie storie e le proprie fatiche, cercano di svuotare un po’ il secchio delle angosce parlando di se stesse e della loro situazione familiare per raccontare i drammi delle violenze. In via Mascherona le donne portano il peso e le ferite delle loro sofferenze e noi le aiutiamo a farsi proteggere e a ritrovare una vita vera.”

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.