Genova. La legge elettorale in vigore porta spesso a una geografia delle candidature contraddittoria. Il centro democratico di Tabacci presenta in Liguria al terzo posto in lista Argia Valeria Albanese, napoletana di 52 anni. Che c’azzecca?!, verrebbe da dire.
Eppure sulla legge elettorale bisogna fare un altro conto e cioè che se si è in lista al terzo posto per la circoscrizione Liguria e Piemonte 2 ottenere l’elezione è impresa ardua, se non impossibile. “Le battaglie politiche si fanno perché si crede in qualcosa, io spero vinca Pier Luigi Bersani e voglio portare tutto il mio contributo, io credo anche al progetto politico di Tabacci e Massimo Donadi, e credo che questa lista possa portare un contributo di idee e presenza”.
Albanese si occupa principalmente di Welfare: “la crisi economica pensa sempre più sui cittadini, i servizi alla persona vanno garantiti, basterebbe fare una lotta adeguata agli sprechi”.
Sentire però le parole d’ordine di Albanese, i temi così cari e vicini a una certa sinistra, viene da chiedersi come mai non sia riuscita a trovare un accordo con Ingroia e Di Pietro: “Il problema è il metodo come si fa a raggiungere questi obiettivi? Da una parte c’è l’arte del confronto e della discussione dall’altra c’è il metodo della rivoluzione. Noi non possiamo pensare di fare riforme nel paese se non c’è contributo attraverso il dialogo. Confronto, partecipazione, questo si fa con riformismo”.