Genova. La forte crisi ha coinvolto anche l’editoria e sono crollate le vendite di quotidiani e periodici. Sono in difficoltà gli editori, sono diminuiti i fornitori (distributori locali), ma i giornalai, ultimo anello della catena, sono più in sofferenza di tutti.
“Il guadagno di un edicolante (aggio) sulla vendita di un quotidiano è di 18 centesimi lordi, ecco perchè 10.000 edicole sono state chiuse negli ultimi anni (2000 solo nel 2012), bruciando ventimila posti di lavoro – spiega Mario Troviso, segreteria nazionale Sindacato Italiano Lavoratori – L’edicolante non ha armi per difendersi dalla crisi del sistema, non può scegliere quali pubblicazioni ricevere e porre in vendita, nè la quantità. Deve pagare le pubblicazioni in anticipo e non può toccare i prezzi imposti dagli editori inoltre, subisce le vessazioni e i ricatti del distributore”.
“Il giornalaio è un ‘imprenditore’ incatenato, che ha molti obblighi e nessun diritto. Il Sil solidarizza con le edicole in sciopero il 24-25 e 26 febbraio 2013”.