Genova. Un nulla di fatto con le organizzazioni sindacali che abbandonano il tavolo di discussione. Nulla cambia, almeno per ora, nello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente. Dopo l’accordo di un anno fa, però, nuvole nere tornano ad addensarsi sul cantiere navale genovese.
L’azienda, durante l’incontro tenutosi oggi in Confindustria – si è mossa sulle orme dell’accordo già siglato per il sito di Castellamare di Stabia: modifiche al contratto di lavoro all’insegna di una maggiore flessibilità in cambio di una commessa, una nave da costruire.
“Ci è stato presentato – ha commentato Bruno Manganaro, segretario generale della Fiom-Cgil di Genova – un testo immodificabile. Di fronte ad un prendere o lasciare Fiom, Fim e Uilm si sono alzate e se ne sono andate”.
La proposta, a sentire le voci sindacali, sarebbe alquanto “fumosa”. “Ci hanno presentato due bugie – rincara Manganaro -: la commessa, una nave passeggeri di medie dimensioni, ad oggi non avrebbe neppure la copertura finanziaria. Insomma stanno ancora trattando: solo se ci fosse l’accordo con i committenti potrebbe venire a Sestri. Più che una nave, si tratta di una promessa di nave”.
A fronte di una nave da costruire, poi, solo 30 dei 330 lavoratori attualmente in cassa integrazione tornerebbero a lavorare.
“A fronte di tutto ciò si chiedeva mano libera sul contratto di lavoro. Ma di cosa dovevamo discutere? L’azienda rifletta – conclude Manganaro – e non metta in discussione l’accordo firmato un anno fa. Dal canto nostro torneremo in mezzo alla gente, perché quell’eventualità sarebbe una vera e propria presa in giro”.