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Calcio, divorzio fra Costanzo Celestini e Santa Maria San Salvatore Fontanabuona

Costanzo Celestini

Cogorno. E’ finita tra Costanzo Celestini e il settore giovanile del Santa Maria San Salvatore Fontanabuona. L’ex tecnico di Lavagnese, Sestri Levante, Savona, Virtus Entella, Caperanese, Chiavari Caperana e Rapallo – con un passato illustre in serie A nel Napoli di Diego Armando Maradona – è stato sollevato dall’incarico di responsabile del settore giovanile del club presieduto da Lorenzo Guglielminetti.

Celestini, che allenava anche le leve 1999 e 2006, era stato ingaggiato dal club biancoazzurro lo scorso maggio. “Nulla di personale, ci siamo accorti che noi, probabilmente, non siamo all’altezza di avere un allenatore del calibro di Celestini che è un vero professionista – spiega lo stesso Guglielminetti – e per evitare disagio sia a lui, sia a noi, siamo arrivati a questa decisione in maniera molto amichevole”.

Centrocampista del Napoli dalla stagione 1979-1980 alla stagione 1986-1987, salvo nel 1981-1982 dove fu ceduto in prestito al Catanzaro. Dopo la vittoria dello scudetto con i partenopei (senza mai scendere in campo per via di un grave infortunio) viene ceduto all’Ascoli e l’anno dopo al Pisa dove milita fra il luglio ed il novembre 1988. In seguito abbandona la Serie A e gioca per 4 anni nell’Avellino in Serie B, un anno nell’Acireale in Serie C1 per poi chiudere la carriera nella Juve Stabia sempre in C1.

Appese le scarpe al chiodo, nel 1997 comincia la carriera di allenatore nel Capri Isola Azzurra, per poi diventare nel 2001 vice allenatore del Giugliano, in Serie C2. All’inizio della stagione 2002-03 assume l’incarico di primo allenatore presso la società campana, ma a causa di una lunga squalifica, viene esonerato. La stagione successiva il trasferimento in Liguria, dove rimarrà per molti anni: si accasa alla Lavagnese, in Serie D, e dopo due stagioni passa alla guida del neopromosso Sestri Levante. Qui conduce un campionato di vertice fino alla fine del girone di andata, ma il disastroso metà girone di ritorno gli costò l’esonero, dato che l’obiettivo del Sestri Levante era la Serie C2.

Nel 2006 scende in Eccellenza, ad allenare la Virtus Entella, con cui termina il campionato al secondo posto, venendo successivamente eliminato agli spareggi nazionali. Esonerato l’anno successivo a campionato ancora da iniziare, viene chiamato in Serie D dal Savona ma la sua esperienza terminerà nuovamente con l’esonero.

Dalla stagione 2008-09 siede sulla panchina della Caperanese, squadra di Chiavari che milita in Eccellenza. Alla sua seconda stagione conduce la squadra agli spareggi nazionali, offrendo la possibilità alla società di conquistare per la prima volta nella sua storia la Serie D.

Il 13 dicembre 2010 viene esonerato a sorpresa dopo una serie di risultati piuttosto negativi, anche se la squadra si trovava in una posizione nella classifica del girone non preoccupante con 25 punti. Nel campionato 2011-2012, dopo aver diretto un paio di allenamenti del Pontedecimo (Eccellenza) e rifiutandone il prosieguo per contrasti con la società genovese, approda alla guida del Rapallo nel campionato di Promozione dopo l’esonero del mister Alberto Mariani; dopo 19 giornate e una sola sconfitta, contro gli spezzini del Tarros Romito, l’allenatore viene esonerato dalla società bianconera il 23 febbraio 2012.

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