Genova. Fumata nera. La riunione tra sindacati e vertici Amt ha avuto come conseguenza l’irrigidimento delle posizioni. Ribadito l’ammanco di 6 milioni di euro nelle casse dell’azienda di trasporto pubblico genovese, dal management è arrivata la proposta “shock”: autofinanziamento, immediatamente respinta dalle rappresentanze.
“Da oggi partono le procedure di raffreddamento, nei prossimi giorni decideremo quando fare lo sciopero”, spiega Antonio Canavacciuolo Uiltrasporti.
Altro punto su cui si è aperta la frattura: lo spostamento del personale. “Non si risparmia e si va a peggiorare il servizio – sottolinea il sindacalista – E’ una situazione senza futuro, decideremo le azioni da intraprendere”.
In attesa di sapere quando i lavoratori Amt incroceranno di nuovo le braccia, un nuovo sciopero regionale dei trasporti è stato proclamato per il prossimo 5 marzo. “Scioperiamo per chiedere a Regione e Comune di definire in fretta una legge regionale sul bacino unico dei trasporti, che è propedeutica a una legge sull’azienda unica, indispensabile per salvare il trasporto pubblico di questa reigone” ha spiegato Andrea Gatto della Faisa Cisal.
I bus si fermeranno dalle 9 alle 17. Lo sciopero sarà accompagnato anche anche da una manifestazione sotto la Regione.