Economia

Acqua e rifiuti, in Liguria tariffe sopra la media nazionale: le Camere di Commercio lanciano l’operazione trasparenza

oddone paolo

Genova. In Liguria, una famiglia di 3 componenti può spendere ogni anno tra un minimo di 120 e un massimo di 300 euro per l’acqua e tra 160 e 430 euro per i rifiuti, a seconda del comune di residenza. Un ristorante di 180 metri quadri che consuma 1800 metri cubi di acqua, invece, può spendere tra i 500 e i 6000 euro per i rifiuti e tra meno di 2000 ed oltre 6000 euro per l’acqua.

La grande variabilità delle tariffe del servizio idrico integrato e di quello di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi e urbani, sia per le imprese che per le famiglie, è il primo risultato dall’indagine svolta da Unioncamere Liguria, con il supporto scientifico di REF Ricerche e il coordinamento della Camera di Commercio di Genova, sui 52 comuni della regione con popolazione pari o superiore a 5mila abitanti (l’85% della popolazione residente).

Il secondo dato di rilievo dell’indagine è che i costi delle tariffe per le imprese e le famiglie, a Genova, sono ben al di sopra della media nazionale sia per l’acqua che per i rifiuti.

Per quanto riguarda l’acqua, le tariffe della provincia di Genova sono le più alte della Liguria. Nel periodo dell’indagine, fra il 2010 e il 2011, le tariffe del servizio idrico sono salite in media del 5% e quelle dei rifiuti del 6,5%.
Per quanto riguarda i rifiuti, invece, è Genova capoluogo a fare la parte del leone, rispetto agli altri comuni della provincia, quanto a tariffe per le imprese: a Genova, un parrucchiere con un negozio di 70 metri quadri paga 751 euro annui per i rifiuti, contro i 318 di Rapallo e i 299 di Chiavari. Sempre a Genova, un albergo senza ristorante con una superficie di 1000 metri quadrati paga 8429 euro, contro i 4961 di Santa Margherita e i 4096 di Sestri Levante. Le tariffe genovesi sono più alte anche per gli stabilimenti balneari: nel capoluogo, per una superficie di 1000 metri quadri si spendono 7659 euro contro i 2835 di Santa Margherita e i 3071 di Arenzano.

“Quando si parla di prezzi – commenta il presidente della Camera di Commercio Paolo Odone – bisogna ricordarsi quanto incidono le tariffe sulla struttura dei costi a carico delle imprese, in particolare di quelle di piccola e media dimensione, e sul potere di acquisto delle famiglie. E’ anche per questo che ci siamo impegnati sul fronte della trasparenza e della pubblicità dei prezzi e delle tariffe con iniziative come questa del portale TASP (Tariffe Atti Servizi Pubblici), che speriamo possano servire da calmiere a vantaggio delle imprese e dei consumatori”.

Il portale “TASP”, collegato all’indagine, consente infatti alle imprese di calcolare automaticamente le tariffe da pagare per acqua e rifiuti solidi urbani.
Il portale, liberamente consultabile all’indirizzo http://liguria.repertoriotariffe.it, consiste in un archivio delle tariffe, che raccoglie e sistematizza i costi del servizio, e dei relativi atti ufficiali, cioè delibere e regolamenti.

Selezionando il servizio per il quale si desidera effettuare la ricerca e il comune di interesse, si può effettuare la simulazione della spesa sostenuta dall’impresa.

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