Liguria. Di fronte ai terremoti non bisogna mai stare tranquilli, soprattutto se si vive in un territorio vulnerabile e impreparato come il nostro. A sostenerlo è un addetto ai lavori, il geologo alassino Alessandro Scarpati, interpellato da IVG.it a poche ore dalle quattro scosse che hanno interessato il Savonese e che hanno avuto origine nel Mar Ligure, al largo delle coste tra Noli e Bergeggi.
“Davanti a fenomeni come questo bisogna stare in guardia – esordisce Scarpati – Tuttavia, sulla base dei dati storici in nostro possesso, possiamo dire che quella faglia da cui si sono generate le ultime scosse non ha mai dato origine a eventi di grande entità. Diverso il caso delle faglie nell’Imperiese che, nel febbraio del 1887, causarono il terribile terremoto che portò molto crolli e numerose vittime”.
E non è detto, dunque, che non possa ripetersi. “Il rischio c’è: quel sisma è iniziato nel mese di febbraio e le scosse si susseguirono per sei mesi – continua Scarpati – Nessuno ci assicura che un evento di quella portata non si ripeta”.
“Il nostro è un territorio a rischio medio, anche se alla zona da Alassio verso ponente è stato attribuito un grado di sismicità maggiore, denominato 3S. Dunque in queste zone la tutela nei confronti delle nuove costruzioni dal punto di vista sismico deve essere maggiore. La classificazione di cui ho parlato è abbastanza recente ed è stata stilata dopo il terremoto del Molise, parliamo dunque del 2002. Ecco, tutto il patrimonio edilizio costruito in precedenza non rispetta criteri antisismici per cui è a rischio”.
“Il nostro patrimonio edilizio è vulnerabile e siamo un territorio in cui deve essere fatta una maggiore attenzione per ciò che concerne la protezione civile, e dunque sul preparare i cittadini a cosa fare nel caso di eventualità simili” dice il geologo alassino.
“Ora non si può dire se ci saranno altre scosse come quelle di ieri sera, ma, ripeto, la faglia in questione non ha mai creato grossi problemi. Questo è un periodo in cui si ‘trema’ un po’ ovunque, dalla Garfagnana alla Costa Azzurra solo per fare esempi recentissimi. Un terremoto può verificarsi in qualsiasi momento” conclude Scarpati.