Provincia. Domani vertice decisivo a Roma per scongiurare l'”ingiustizia macroscopica” ai danni delle province liguri, penalizzate dall’applicazione del decreto sulla spending review.
L’applicazione della norma non ha infatti considerato le differenti situazioni tra province che, a seguito del decentramento amministrativo, gestiscono fondi vincolati, come il fondo sociale europeo o i fondi destinati ai trasporti. “Lavorare di più ed essere maggiormente penalizzati non ci va bene”, ha ribadito anche oggi il commissario straordinario della provincia di Genova Piero Fossati.
“Il problema di fondo è molto semplice – ripercorre le tappe Fossati – subiamo una disparità di trattamento perché ci sono province che non hanno deleghe dalle loro Regioni, mentre noi abbiamo, per esempio, quella alla formazione e quella ai trasporti”. Con la spending review non è stato considerato che i soldi che arrivano da Regione e Comunità europea sono cioè vincolati.
Su una spesa corrente di 25 milioni di euro il taglio nel 2012 è arrivato a 11 milioni e sul 2013 raggiungerà addirittura i 27 milioni. “Ciò significa solo una cosa – sottolinea il commissario straordinario- si va verso il dissesto di bilancio. Tutto è dovuto al fatto che non sono state considerate quelle che io chiamo ‘partite di giro’, cioè appunto le deleghe della Provincia di Genova.
Senza contare che con questi tagli rischiamo di perdere anche i finanziamenti europei che richiedono una nostra compartecipazione di spesa. E’ inaccettabile lavorare di più e per questo essere maggiormente penalizzati. Spero che il ministro Grilli capisca, sono fiducioso”.
A dar man forte alla denuncia degli enti liguri c’è anche la Regione. Domani il presidente Claudio Burlando e l’assessore regionale ai trasporti incontreranno il ministro Grilli per chiedere “un intervento normativo in grado di trovare una soluzione che scongiuri il rischio di tagli ai dipendenti e ai servizi erogati dalle Province liguri”, come chiesto nei giorni scorsi dopo l’ultimo incontro al Ministero delle Finanze.
“C’è stato uno sbaglio tecnico – ha spiegato oggi Burlando – perché sono stati presi come base per i tagli non i finanziamenti propri dell’ente ma anche le quote che gli enti provinciali gestiscono in Liguria per il fondo sociale europeo, per la formazione, per il trasporto locale. E’ uno sbaglio tecnico. Sono fondi su cui non si possono fare economie, anzi se fai economie sui fondi europei li perdi. Sarebbe una cosa non virtuosa. Io spero – ha aggiunto Burlando – che il ministro capisca, mi pare che i suoi collaboratori abbiano compreso bene, certo ci vorrà una norma di legge per correggere un errore tecnico molto evidente”.
Nella “drammaticità” in cui versa la situazione ligure – per la sola Provincia di Genova, nel 2013, sono previsti tagli per circa 27 milioni di euro, che metterebbero a rischio dipendenti e servizi – è deflagrata la problematica del trasporto pubblico e in particolare di Atp.
“Se verrà riequilibrato il taglio così pesante subito dalle province della nostra regione, credo allora che gran parte di quelle risorse potranno essere destinate al trasporto pubblico”, ha detto ieri l’assessore Vesco, aggiungendo che proprio Atp “sarà una di quelle aziende di trasporto che potrà beneficiare del reintegro”.