Provincia. Province liguri vicine al traguardo della riduzione dei tagli dopo l’incontro con il ministro dell’economia Vittorio Grilli.
“L’incontro è stato positivo – dice il commissario straordinario della Provincia di Genova, Piero Fossati – e il ministro Grilli ci ha personalmente comunicato che il suo dicastero sta predisponendo un atto per modificare il criterio nazionale di riparto dei tagli che escluderà dalla base per il calcolo le risorse per alcune funzioni non finanziate con risorse proprie delle Province: in particolare per quanto riguarda i rifiuti, il trasporto pubblico locale e la formazione professionale”.
Il provvedimento in preparazione avrà effetti sui tagli previsti dal 2013 e per gli anni successivi. Piero Fossati, che ha partecipato all’incontro con Claudio Burlando, il presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza (vice presidente Upi), il commissario della Provincia della Spezia Domenico Fiasella e dirigenti e assessore della Provincia di Imperia ringrazia “il ministro Grilli per la grande sensibilità e attenzione dimostrata e il presidente della Regione Burlando che ha sostenuto con molto impegno la giusta battaglia delle Province liguri, tutte unite per ridurre tagli che le penalizzavano in modo insostenibile perché non tenevano conto della gestione dei fondi vincolati per le funzioni delegate regionali, con un fortissimo e ingiustificato squilibrio nei tagli e una proporzione assolutamente iniqua della vecchia ripartizione, che il nuovo atto del Ministero dell’Economia andrà per fortuna a superare”.
Burlando ha incontrato il ministro dell’Economia Grilli e i suoi tecnici e la situazione è stata corretta. La nuova impostazione è stata condivisa anche dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Catricalà. “Ora la situazione delle Province si potrà gestire”, ha commentato il presidente della Liguria. L’intervento permetterà di evitare i tagli al trasporto pubblico locale, ai dipendenti, alla formazione.
“C’era stato uno sbaglio tecnico – ha ricordato Burlando – perché sono stati presi come base per i tagli non i finanziamenti propri dell’ente ma anche le quote che gli enti provinciali gestiscono in Liguria per il fondo sociale europeo, per la formazione, per il trasporto locale. Sono fondi su cui non si possono fare economie, anzi se fai economie sui fondi europei li perdi”. Il non tener conto di questa situazione rappresentava una iniqua proporzione tra le province liguri e quelle che in Italia non gestiscono fondi vincolati. I rappresentanti delle Province l’avevano definita una “ingiustizia macroscopica”. La situazione è stata corretta. Solo per la provincia di Genova i tagli previsti nel 2013 erano di 27 milioni.