Sampdoria, Palombo è rinato: “In Nazionale? Magari ora che so giocare in due ruoli…”

Festa Samp Club
Foto d'archivio

Bogliasco. Ripartire al momento giusto. Angelo Palombo lo ha sempre fatto sul campo, da centrocampista. Nell’ultimo anno ha però dimostrato di saperlo fare anche nella vita.

Accantonato da mister Ferrara, è rinato con Delio Rossi, in un ruolo diverso, davanti alla difesa. “Il dispiacere maggiore – ha detto ieri Palombo – è aver perso un anno di Sampdoria, altrimenti sarei oltre le 400 presenze. Per il resto questa esperienza mi ha arricchito umanamente e fortificato come giocatore”.

Non sono mancati i momenti di sconforto. “Lo ammetto – ha continuato Palombo -, ho vacillato, ci sono momenti in cui vedi tutto nero, anche i consigli di chi vuole aiutarti sembrano attacchi alla tua persona. Sentivo cose brutte su di me e soffrivo, pensavo: ho sempre avuto rispetto per tutti, perché mi ricambiano così? Ho pure pensato di smettere. La cosa più difficile è stata staccarmi da Genova, l’ho fatto solo per aiutare la Samp”.

Fino al cambio tecnico e all’arrivo di Delio Rossi. “Non mi sono arreso, non ho fatto casino, anche per rispetto a Riccardo Garrone, mi sono allenato come sempre, poi mi ha chiamato Delio Rossi. Ero in ansia: e se ora pure lui mi fa fuori? Invece è stato trasparente. Mi ha detto che se avessi meritato un posto avrei giocato”.

Così è andata e nel nuovo ruolo al centro della difesa Palombo riparte di meno, ma è rinato e pensa al futuro. “Un ritorno in Nazionale? Sarebbe come tornare bambini, come la prima convocazione: una gioia indescrivibile. Chissà, magari ora che so giocare in due ruoli…”.

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