Sampdoria, Delio Rossi dopo la vittoria: “La Juve è e resta la più forte”

delio rossi
Foto d'archivio

Genova. Il mister blucerchiato, soddisfatto per la grande vittoria contro la capolista Juventus, mantiene comunque il profilo basso. “La Juve è e resta la più forte del campionato: se qualcun’altra dovesse vincere lo scudetto è solo perché sarà la Juve ad averlo perso”. Questo il primo commento di Delio Rossi dopo il successo con cui apre il 2013, che omaggia i bianconeri.

“Noi siamo stati bravi, ma anche fortunati – ammette l’allenatore ai microfoni di Radio anch’io lo sport – Ai ragazzi ieri ho detto che eravamo ancora in partita e con qualche aggiustamento tattico ci siamo riusciti. Abbiamo lavorato bene, siamo la squadra più giovane della serie A con giocatori che hanno qualità, sta a me metterli nelle condizioni migliori”. Tra questi c’é sicuramente Icardi, il 19enne protagonista della doppietta ieri.

“E’ un attaccante moderno, è molto giovane e ha grossi margini di miglioramento – spiega Rossi -, ha velocità, è una prima punta: se mantiene queste qualità può fare bene”. Quanto al campionato, Rossi non crede in grossi stravolgimenti al vertice: “La Juve è prima con cinque punti di vantaggio. Le serve un top player? Nel mondo ce ne sono cinque-sei, non avrà l’Ibrahimovic della situazione: ma la sua forza non è nei titolari quanto nelle alternative che ha”. Una serie A che “non è il campionato più bello ma di sicuro il più difficile – dice il tecnico della Samp – forse c’é meno qualità a livello eccelso, c’é un livellamento verso il medio”.

Sulla Lazio, prima inseguitrice dei bianconeri, Rossi, che pure l’ha allenata a lungo, dice: “E’ una squadra molto esperta, bada al sodo e non allo spettacolo. La Juve a tutte e due le cose: se il campionato non lo vince la Juve non saranno le altre a vincere, ma la Juve ad averlo perso”. Sui fatti di Busto Arsizio e i cori razzisti a Boateng, Rossi sottolinea che la “società è multirazziale, non è un fenomeno generalizzato, non vedo xenofobia in giro: quello che è successo parte dalla mancanza di intelligenza”.

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