Politica

Rivoluzione civile, a Genova si lavora sulle liste: spunta il nome di Agnoletto, stasera partiti e comitati svelano le carte

vittorio agnoletto

Genova. “La ferita del G8 è stata una gravissima lacerazione nel tessuto democratico italiano. Una tragedia che non ha precedenti in Europa dal dopo guerra. Questo dicono le sentenze e questo sento e penso come cittadino, prima ancora che come magistrato”. Con queste parole Antonio Ingroia ha voluto spazzare via ogni dubbio sulla propria posizione rispetto alle violenze del luglio genovese del 2001. Un passaggio certamente importante soprattutto in vista delle candidature possibili, da quelle della cosiddetta società civile, che in buona parte a Genova c’era a quelle dei parenti delle vittime della malapolizia.

Archiviato il capitolo G8, Rivoluzione civile lavora alle candidature anche nella nostra Regione. Se è chiaro che il capolista sarà proprio Ingroia, sul resto è ancora tutto da decidere. Nelle liste di tutta Italia Rivoluzione civile, subito dopo il nome del magistrato, dovrebbe collocare una figura della società civile e solo dopo verrebbero i nomi provenienti dai partiti, ma i giochi sono ancora tutti da fare.

Da Genova lunedì il portavoce di Cambiare si può, il manifesto che in città meglio raccoglie tutte le espressioni della cosiddetta società civile, è arrivato a Roma con due nomi: Davide Ghiglione per il movimento no tav no terzo valico e Norma Bertullaccelli per il pacifismo, due.

Ma Ghiglione, 36 anni, oltre ad essere un attivista no tav, è anche consigliere municipale di Rifondazione comunista. E qualcuno subito ha storto il naso: “Ma non si doveva partire dalla società civile?” Antonio Bruno, uno dei portavoce frl Manifesto Cambiare si può sceso a Roma per discutere con Ingroia di candidature e programmi, taglia corto: “Nonostante sia un consigliere di Rifondazione, Ghiglione è anche espressione della società civile, oltre a essere persona validissima”.

Tutto poi potrebbe essere sconvolto dalla ventilata presenza nelle lista per la Camera della Liguria dell’ex portavoce del Genoa sociale forum Vittorio Agnoletto, che doveva essere candidato in Lombardia ma potrebbe invece finire a Genova: “Non siamo certamente ostili a questo tipo di candidatura – dice Bruno – ma da Genova abbiamo fatto altre proposte, quindi vedremo”.

Dai partiti ancora non si sa nulla. Maruska Piredda, vicecommissario regionale dell’Idv, questa mattina è volata a Roma per un incontro organizzativo, mentre stasera alle 19 a Genova partiti e comitati che hanno aderito alla lista di Ingroia si incontreranno per trovare la quadra sulle candidature alla Camera.

Sì perché rispetto al Senato, non c’è esattamente la fila per candidarsi: l’obiettivo dell’8% resta un traguardo difficile da raggiungere, soprattutto il Liguria, dove la lotta sarà dura anche per la Camera. Buoni invece i sondaggi della lista in Campania e Sicilia, dove si attesterebbe tra il 10 e l’11%.

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