Liguria. Per l’esattezza 148987,04 euro. Tanto è costato nel 2012 il gruppo consiliare di Sinistra ecologia e libertà in Regione Liguria. Le cifre arrivano direttamente dal partito, rese note con un comunicato stampa.
A fare la parte del leone la retribuzione per il personale: tra buoni pasto, contributi e retribuzioni se ne vanno esattamente 109.797,21 euro.
Poco meno di 42mila euro, invece, sono stati spesi per le “spese generali”, calderone in cui entrano le voci più varie, dall’acquisto di libri alle spese per convegni. Qui l’importo più rilevante riguarda le “spese postali, telefoniche e di cancelleria (12.529,92 euro). Segue la voce “consulenze” con 11.640,98; terze (6.919,52 euro) le “spese per convegni, seminari, riunioni ed altre iniziative collegate allo svolgimento dei lavori”.
Al netto dell’avanzo del 2011, rimangono 2140,19 euro, che andranno a sommarsi il finanziamento per l’anno 2013.
La pubblicazione dei bilanci arriva all’indomani delle inchieste della magistratura sulle “spese pazze” in Regione. “Siamo totalmente favorevoli alla pubblicazione on line dei bilanci del gruppo -ha commentato il capogruppo Matteo Rossi -. Quelli 2010 e 2011, d’altronde, sono già stati pubblicati, mentre a breve inseriremo sul nostro sito il bilancio 2012. Anche da quei documenti apparirà chiaramente come il gruppo di Sinistra Ecologia Libertà abbia sempre utilizzato le risorse pubbliche in maniera oculata nel rispetto dei capitoli di spesa previsti dalla legge regionale”.