Liguria. “La rendicontazione approvata oggi è uguale a quella acquisita dalla Guardia di Finanza: 161.052,93 euro nel 2012 contro i 311.190 del 2011 al netto del personale. Personale, che con una ventina tra dipendenti e collaboratori, costa al gruppo 541.991,29”. Il capogruppo Nino Miceli snocciola le cifre del bilancio 2012 in dotazione al gruppo Pd in Regione. “Azzerate le spese di rappresentanza, nessuna dotazione di carte di credito o contanti”, sottolinea smarcandosi dalle ultime indiscrezioni secondo cui i consiglieri Idv avrebbero avuto una paghetta mensile “occulta” e per cui domani mattina Maruska Piredda ha chiesto di essere ricevuta in Procura per spiegare la sua posizione.
“Quest’anno il Pd restituirà all’ente 100 mila euro”, continua Miceli. L’avanzo cioè tra i 777 mila euro ricevuti dal 1 gennaio al 31 dicembre 2012 per il funzionamento e personale del gruppo e la spesa effettiva, 676.444, 22 euro.
Dopo l’infuocata riunione ell’ufficio di presidenza che ha visto ieri bocciare la proposta Monteleone, incalzati da stampa e morale comune, i partiti cercano la via d’uscita dalla “botta micidiale” inferta all’ente ligure.
“La rendicontazione ancora più dettagliata – ha detto Miceli – la metteremo online”. Il Pd inoltre chiede che il rendiconto sia visionato anche da un soggetto esterno alla politica.
“Oggi abbiamo approvato il bilancio all’unanimità presentandolo al consiglio regionale secondo i crismi della legge – ha commentato Claudio Burlando – documentando le spese effettuate per motivi istituzionali e per l’attività politica, come da tradizione”.
“Ho molto apprezzato – ha sottolineato il Governatore – che il Pd abbia scelto di spendere molto meno di budget, restituendo oltre 100 mila euro all’ente e consentendo un risparmio in un momento così difficile. Ciò che chiediamo ora è che tutti presentino i bilanci per poter certificare le spese in modo corretto, è importante arrivare a un percorso di rendiconto uguale per tutti”, ha concluso il Governatore.