Liguria. In casa Pd l’attesa è finita: sono stati svelati i nomi dei paracadutati del listino Bersani sulla Liguria. Si tratta di due uomini e una donna: Marco Meloni, 41 anni, avvocato e ricercatore di Quartu Sant’Elena (Cagliari), responsabile del partito per Riforma dello Stato, Pubblica Amministrazione, Università e Ricerca; Paolo Guerrieri, ordinario di Economia alla Sapienza, vicepresidente dell’Istituto Affari Internazionali e componente del Cda dell’Istat; Raffaella Mariani, 52 anni, geologa di San Romano in Garfagnana, capogruppo uscente nella Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici.
Il puzzle delle candidature può essere ricomposto, non senza qualche mal di pancia. La Liguria aveva chiesto a Bersani due soli catapultati a fronte di un territorio sempre fedele al partito e al suo segretario, ma ne sono arrivati comunque tre a fronte dei due capilista locali: Andrea Orlando, spezzino, alla Camera, e l’imperiese Donatella Albano, la donna antimafia, al Senato.
Lo scenario delle liste con l’aggiunta dei tre nomi romani potrebbe presentarsi così: alla Camera primo Orlando, poi Giacobbe, Tullo, Basso, Mariani, Meloni, Carocci e Pastorino in ottava posizione, la più incerta e a rischio.
In Senato capolista Albano, seguita da Pinotti, Caleo (che subentra a Orlando), Guerrieri e, secondo rumors, Vattuone. Il Tigullio così come deciso dal regionale otterrebbe il posto tra i primi dei non eletti a riconoscimento di un territorio tagliato fuori dalla rappresentanza, così come uscito dalle urne delle primarie, ma debole per i democratici e quindi su cui puntare per strappare nuovi consensi.