Invalidità civile, dietrofront dell’Inps: per assegni e pensioni continuerà a valere il reddito dell’invalido

Sede Inps via d'Annunzio

Roma. Marcia indietro dell’Inps su inbaiblità e invalidità civile: l’istituto nazionale pensionistico ha infatti deciso il ritiro della circolare sugli invalidi civili. Ne da’ notizia la Cgil, precisando che l’Inps ha diramato un provvedimento che prevede che sia nella liquidazione dell’assegno di invalidità civile parziale, sia per la pensione di inabilità si continuerà a far riferimento al reddito personale dell’invalido.

“In attesa della preannunziata nota ministeriale a chiarimento della complessa materia dei limiti reddituali delle pensioni di inabilità civile ed in considerazione di una interpretazione costituzionalmente orientata degli art.12 e 13 della legge 118/1971 (sulla pensione di inabilità e l’assegno mensile per gli invalidi civili, ndr) – si legge nella circolare firmata dal direttore generale dell’Inps Mauro Nori – si ritiene di non modificare l’orientamento amministrativo assunto a suo tempo dal Ministero dell’Interno e successivamente confermato nel tempo da questo Istituto”.

“Pertanto – prosegue -, sia nella liquidazione dell’assegno ordinario mensile di invalidita’ civile parziale, sia per la pensione di inabilità civile si continuerà a far riferimento al reddito personale dell’invalido”.

La circolare 149 del 28 dicembre dell’Inps sugli invalidi, ricorda la Cgil, prevedeva che gli invalidi civili al 100%, per avere la pensione di invalidità, dovessero fare riferimento non più al reddito personale ma anche, a quello del coniuge.

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