Economia

Il Piano Città premia Genova: entro un anno via ai lavori per lo scolmatore del Fereggiano

Genova. I 25 milioni di euro in arrivo a Genova dal Piano Città approvato oggi, sono un'”ottima notizia, frutto di un lavoro sinergico tra Comune, Provincia, Regione e di un impegno che l’amministrazione si è posta sin da subito”.

Questo il commento dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici Gianni Crivello, durante la conferenza stampa convocata oggi a Tursi dopo che da Roma era arrivata la conferma. Su 457 città che avevano presentato il progetto, ne sono state approvate 28, tra cui Genova. Inotlre “tra i Comuni più grandi, ha raccolto il maggiore finanziamento”. Motivo di ulteriore orgoglio per Tursi che già da novembre, insieme alla Regione aveva cominciato a fare pressing sul Governo. Oggi il risultato: sotto la Lanterna arriveranno 25 milioni di euro per il riassetto della Valbisagno. “Questa parte di fondi vorremmo investirli, come del resto già detto al Governo, sullo scolmatore del Fereggiano – ha sottolineato Crivello – si tratterebbe del primo lotto del Bisagno, per noi priorità assoluta”.

Il primo passaggio prevede la stipula del contratto di valorizzazione e l’istituzione di una cabina di regia tra i vari soggetti, non prima di aver ricevuto conferma che tutti i 25 milioni possano essere utilizzati per lo scolmatore del Fereggiano. A questo punto tra il progetto e l’espropriazione di alcune aree dovrebbe passare non più di un anno. Tre anni, invece, il tempo stimato per la realizzazione dello scolmatore del Fereggiano, “un progetto che se fosse stato già realizzato avrebbe evitato l’esondazione del 4 novembre”.

“Valuteremo con Piano Città e cabina regia se potremmo utilizzarli con questa finalità, e valuteremo su quanti fondi potremmo contare, non è escluso – ha detto Crivello – che si possa pensare ad un minimo di indebitamento del Comune”.

In tutto l’opera completa infatti costerebbe 59 milioni (cofinanziati per 5 milioni da Comune e Regione) e quindi ne mancherebbero all’appello ancora 24: “si tratta di fare un po’ i conti, perché oltre che rendere sicura la vita dei cittadini, ci sarebbero le condizioni perché la città possa svilupparsi al meglio, una volta messa in sicurezza”, ha concluso Crivello.

Arrivati i fondi del Piano Città, per la Valbisagno e non solo c’è ancora un’altra partita da giocare a Roma, al Ministero dell’ambiente.

“Abbiamo lavorato in questi mesi per far capire come un piano di sviluppo della città, sopratutto in una regione come la nostra, passi per la difesa del suolo e la messa in sicurezza – ha rimarcato l’assessore regionale all’ambiente Renata Briano – sempre più una priorità. Battaglieremo per avere tutti i fondi per finire l’opera ma anche su altri aspetti”, ha poi detto Briano. Ad esempio liberare dal patto di stabilità le risorse per la difesa del suolo. “Può darsi che arrivino risposte anche in tempi brevi, ma oggi siamo di fronte a una svolta storica con i soldi destinati alla sicurezza della città”.

Il ministero dell’Ambiente dovrebbe infatti lavorare a un piano straordinario per la difesa suolo, se così fosse “il Bisagno sarebbe grande priorità”.

Soddisfatta anche l’assessore di Tursi Valeria Garotta che già a Genova24 aveva commentato positivamente la notizia arrivata da Roma, sottolineando l’importanza di pensare la riqualificazione in termini di riassetto idrogeolico: “lo scolmatore del Fereggiano – ha aggiunto – è progettato affinché l’ultima parte, quella coperta sotto via Monticelli, sia di fatto portata via prima. In questo modo non ci sarebbe stata alcuna esondazione”, ha ribadito.

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