Politica

Gronda e Terzo valico, Tursi al banco di prova: domani le grandi opere tornano in aula rossa

gronda di ponente

Genova. Su Gronda e Terzo Valico, le due spine nel fianco del sindaco Doria e della sua maggioranza, si ricomincia da dove si era finito prima delle feste, con il rinvio della nomina del rappresentante del Comune all’interno dell’osservatorio sulla Gronda e quello per mancanza del numero legale della delibera sull’utilizzo delle cave della Val Chiaravagna per i lavori del Terzo Valico.

Proprio la mancata approvazione delle due delibere, che domani tornano in Consiglio, aveva spinto il vicesindaco Stefano Bernini a chiedere una verifica di maggioranza. E proprio Bernini che da un lato sembra sempre più vicino a lasciare Tursi per un posto in Regione (vista la poltrona vuota che dovrebbe essere lasciata a breve da Lorenzo Basso), continua a lanciare strali contro la sinistra che, a suo dire, impedirebbe le riforme con un atteggiamento “ideologico e conservatore”. A Bernini risponde secco Antonio Bruno, capogruppo della Fds, che rilancia: “Chiedo al vice sindaco Bernini di uscire delle correnti di pensiero del secolo scorso e aderire alla sostenibilita’ ambientale di smart city, espressa a chiare lettere nel programma del Sindaco”.

Tornando alle delibere di domani, nel merito non ci dovrebbero essere grossi intoppi nell’approvarle: Paolo Gozzi diventerà il rappresentante di Tursi all’interno dell’osservatorio. Il numeri ci sono e neppure il centro destra è troppo contrario, anche se in commissione si è riservato di presentare un proprio nome. Anche la seconda delibera, quella sull’utilizzo delle cave del monte Gazzo per lo smarino del Terzo Valico, dovrebbe passare senza intoppi perché questa volta il numero legale ci sarà di sicuro.

Quello che si vedrà domani in aula sarà probabilmente una replica di quanto accaduto a dicembre con la maggioranza spaccata (al di là di cosa decideranno di votare nel merito la lista Doria e Sel, sempre più spesso a sua volta divisa) e la parte più a sinistra di Tursi sempre più spesso vicina alle posizioni del Movimento 5 Stelle e lontana da quelle del Pd.

Sarà per questo che è cominciata a circolare un’indiscrezione: quella di un nuovo percorso della Gronda a cui il sindaco Doria starebbe lavorando, un tracciato meno impattante e con in cambio alcune opere accessorie ritenute fondamentali dal sindaco per dire sì a un’opera che non lo ha mai troppo convinto e per tentare quindi di recuperare anche la compattezza della maggioranza (o almeno della lista Doria), ma in Consiglio comunale tutti dicono di non saper nulla del progetto, mentre dall’entourage del sindaco fanno sapere che “qualche cosa in ballo c’è”, un’apertura al dialogo con Autostrade sulla questione infrastrutture certamente “ma sarebbe riduttivo ridurre il tutto alla questione Gronda”. Di più al momento non è dato sapere.

Intanto la procedura di Via sta andando avanti così come il lavoro dell’Università di Genova sula valutazione dei costi benefici. Tutti pezzi che, non domani ma nei prossimi mesi dovranno andare a comporre il puzzle delle decisioni e che potrebbero portare a nuove spaccature.

Intanto la Regione spinge senza indugio sul Terzo Valico: “Il Terzo Valico è l’opera nazionale di maggiore importanza in corso di realizzazione nel nostro paese – ha dettto oggi l’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita – rafforza e rinnova il legame tra l’Europa ed il bacino del Mediterraneo, costituisce il tratto più rilevante del Corridoio Genova-Rotterdam su suolo italiano e concorre a rafforzare competitività e sviluppo del sistema portuale: dopo anni ha infine preso avvio, il Governo centrale è intenzionato a completarne nel tempo il finanziamento e nella fase attuale, con la presentazione del progetto esecutivo, è quanto più necessaria una visione condivisa e coordinata delle amministrazioni pubbliche coinvolte, del soggetto attuatore e delle cittadinanze”.

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