Cronaca

Genova, in piazza i lavoratori della Ericsson: sciopero e corteo

ericsson protesta regione
Foto d'archivio

Genova.Agg.h.9.25. E’ partito il corteo dei lavoratori Ericsson, che ora si stanno dirigendo a palazzo Tursi.

Oggi sciopero e corteo per i lavoratori della Ericsson, che protestano contro i tagli annunciati dall’azienda. Il concentramento è già incominciato davanti alla sede della Regione Liguria, in piazza De Ferrari, da dove partirà il corteo verso palazzo Tursi.

“In questi giorni stavamo reparando una grande manifestazione per accogliere Cesare Avenia, che avrebbe dovuto incontrare Comune, Regione, Organizzazioni Sindacali e Rsu nell’ambito della Commissione Consiliare per lo Sviluppo Economico del Comune di Genova, per discutere la vicenda che ci vede impegnati da quando Ericsson ha dichiarato 374 esuberi di cui 94 a Genova”, dichiara la Rsu.

“Abbiamo ottemperato a tutti gli obblighi che la legge 146 prevede per gli scioperi da effettuare in aziende che hanno a che fare con i servizi pubblici, abbiamo incontrato due volte il Prefetto aspettando inutilmente Ericsson che ha ritenuto di non presentarsi agli incontri denominati di raffreddamento, abbiamo calcolato accuratamente i tempi previsti dalle norme – proseguono – Stavamo predisponendo le attrezzature per accogliere Avenia, cantando tutti insieme sulle note del karaoke sul nostro profilo Facebook. Ma all’ultimo momento abbiamo saputo che Cesare Avenia ha dato forfait ritenendo di non dover partecipare all’incontro a cui era stato invitato dalle Istituzioni genovesi dal mese scorso”.

Secondo i sindacati, evidentemente Ericsson non è in grado di giustificare gli esuberi dichiarati in un sito per cui ha firmato un protocollo di intesa che avrebbe dovuto portare sviluppo e (aggiungiamo noi) nuova occupazione.

“Evidentemente Ericsson non è in grado di giustificare le pressioni che da oltre tre mesi i suoi dipendenti stanno subendo e che hanno portato all’esodo ‘volontario’ di oltre 70 colleghi. Evidentemente Ericsson non è in grado di giustificare l’ultima manovra dichiarata di trasferimento di alcuni reparti dal sito di Genova ai siti di Roma e Milano – dichiara ancora la Rsu – Infine: i nostri dubbi, che da tempo cerchiamo di trasmettere a tutti i soggetti che dovrebbero preoccuparsi delle sorti dei lavoratori di questa città, rischiano di confermarsi e di evidenziare che il futuro previsto da Ericsson per il sito di Genova è una lenta ma inesorabile dismissione, in barba a tutti i proclami e a tutti i sorrisi che hanno occupato una giornata, di pochi mesi fa, in cui veniva tagliato il nastro inaugurale degli Erzelli”.

Per questi motivi la Rsu ha modificato parzialmente la manifestazione prevista per oggi. “In modo che anche le istituzioni, che finora ci hanno solo promesso di prendere in carico la nostra vicenda e di organizzare un tavolo di trattativa ai Ministeri (MISE & MIUR), si rendano conto che la presenza di Ericsson a Genova rischia di sciogliersi come la neve al sole – concludono – L’ Azienda scappa dalle proprie responsabilità! Noi no! Quindi dobbiamo essere in tanti per difendere il nostro futuro e chiedere alla Politica di fare la propria parte:
sciopero”.

 

 

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