Cronaca

Ericsson, sciopero e manifestazione dei lavoratori: “L’azienda vuole abbandonare il sito di Genova”

Genova. I lavoratori della Ericsson sono scesi in piazza per contrastare la decisioni degli esuberi, ma non solo. “Le nostre motivazioni vanno oltre questo – spiega Gianni Pastorino, segretario Flc Cgil – Vogliamo sapere cosa Ericsson voglia fare del sito di Genova, perché in realtà ha incominciato a liberarsi di 94 dipendenti, ma nel frattempo il 22 di questo mese ci ha convocato a Roma per dire che altri 50 lavoratori saranno mandati via dal sito di Genova nelle sedi di Milano e Roma per le operazioni commerciali”.

Lo scopo dei lavoratori è quello di illustrare la situazione ai capigruppo in consiglio comunale e agli assessori regionale e comunale alle Attività Produttive. “Spiegheremo che lo scopo dell’azienda è quello di cercare di ottenere soldi pubblici. ma in realtà l’intenzione è quella di abbandonare la città dismettendo il sito genovese”, conclude Pastorino.

Secondo la Rsu, il fatto che l’amministratore delegato Cesare Avenia non abbia risposto all’invito delle istituzioni e non sia venuto a Genova, è emblematico. Per i sindacati, infatti, evidentemente Ericsson non è in grado di giustificare gli esuberi dichiarati in un sito per cui ha firmato un protocollo di intesa che avrebbe dovuto portare sviluppo.

“Evidentemente Ericsson non è in grado di giustificare le pressioni che da oltre tre mesi i suoi dipendenti stanno subendo e che hanno portato all’esodo ‘volontario’ di oltre 70 colleghi. Evidentemente Ericsson non è in grado di giustificare l’ultima manovra dichiarata di trasferimento di alcuni reparti dal sito di Genova ai siti di Roma e Milano”, spiega il sindacato. La preoccupazione è tanta e i lavoratori non hanno intenzione di mollare.

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