Genova. L’importante è “vincere le elezioni, condizione per cui il paese sia governabile, dopo di che, siccome non ci consideriamo autosufficienti, cercheremo di costruire una grande alleanza democratica”. Massimo D’Alema, a margine della commemorazione della morte di Guida Rossa, entra nel vivo della campagna elettorale, con alcune considerazioni ad hoc. Sull’alleanza con Monti, innanzitutto, ma anche su Renzi “è importante che dia il suo contributo nella compagna elettorale – ha detto l’esponente Pd – ma su un suo ruolo nell’esecutivo deciderà Bersani. Del resto – ha poi sottolineato – siamo un grande partito, lavoriamo tutti insieme per lo stesso obiettivo”.
E, invece su un suo eventuale posto al governo, sventagliato oggi dalle cronache nazionali “non so – ha svicolato il presidente Pd – sinceramente è una discussione di pochissimo interesse e anche prematura”. Prima, ha ribadito, bisogna “vincere, poi vedere come si vince e infine far decidere al presidente del consiglio”.
“Non sono candidato a nulla – ha sottolineato – ho un lavoro molto interessante a Bruxelles. Se c’è bisogno di me conoscono il mio indirizzo – ha detto ancora sibillino – ma credo che il paese, sinceramente, abbia altri problemi molto più urgenti”.
Infine una battuta sulla vicenda del Monte dei Paschi di Siena. “Aldilà delle strumentalizzazioni – ha commentato D’Alema – non vedo cosa c’entri con la campagna elettorale, ci sono indagini in corso, sarà la magistratura ad appurare se sono stati commessi illeciti”. E sulle presunte responsabilità dell’establishment Pd a Siena: “come da dovere istituzionale sindaco e presidente di Provincia si sono occupati della Fondazione, ma va notato che un anno fa la stessa governance del MpS è stata cambiata, e questo, da un certo punto di vista, andrebbe lodato”.