Genova. Se il Partito democratico scarta le candidature di alcuni “impresentabili” che pur avevano ottenuto lontano da Genova la loro consacrazione attraverso le primarie, il Pdl fa da sé, e lo fa coun uno dei nomi più importanti: Claudio Scajola, l’ex ministro imperiese che tanto spesso ha legato il suo destino a Silvio Berlusconi.
Certo, la questione potrebbe essere tutta ligure. All’inizio di dicembre Scajola nella profonda e grave contrapposizione con i coordinatori regionali Michele Scandroglio e Eugenio Minasso, ottenne una mozione di sfiducia nei loro confronti.
E’ potrebbe essere proprio questa una delle chiavi di lettura, sfiduciati i due Scajola può abbandonare lo scranno parlamentare per riprendere lo scettro in Liguria.
Certo, questa è una delle possibili interpretazioni. Se da Savona il Pdl ha subito diramato un comunicato: “la rinuncia di Claudio Scajola alla corsa per le elezioni politiche è per il Pdl savonese ma anche per tutto il Pdl Ligure una grave perdita. La politica non è solo lavorare in Parlamento anche se per il nostro territorio la notizia è un brutto colpo”, da Genova le reazioni tardano ad arrivare. Il social media tacciono, comunicati ancora non sono stati diramati.
Il cellulare di Pierluigi Vinai è irraggiungibile, e quello di Michele Scandroglio squilla: “Sono in riunione, è una giornata un po’ particolare, possiamo sentirci più tardi?”.