Liguria. Sono undici le Regioni bocciate in materia di caccia a seguito dei ricorsi ai Tribunali Amministrativi Regionali da parte del WWF Italia durante la stagione venatoria che si chiude oggi, 31 gennaio,
La Liguria per ben tre volte, poi Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Abruzzo, Campania, Lazio, Veneto ed anche nelle altre Regioni “la situazione è spesso comunque irregolare”, denuncia il Wwf.
I TAR infatti hanno sostanzialmente dato ragione al WWF in tutti i ricorsi presentati. “Le vittorie giudiziarie non ci confortano, anche se ogni giorno di caccia in meno significa la salvezza di migliaia di animali – commenta Dante Caserta Presidente WWF Italia – ma viene confermato ancora una volta che le Regioni non hanno la capacità di tutelare la Natura e la fauna selvatica. Reiterano da anni comportamenti del tutto illegittimi, censurati e condannati più e più volte dai giudici italiani ed europei (compresa la Corte Costituzionale) e dalle Istituzioni dell’Unione Europea. Ciò dimostra una totale inadeguatezza nel rispettare le regole europee ed internazionali che impongono restrizioni e limiti all’attività venatoria per la tutela e conservazione di animali selvatici e i loro habitat naturali”.
“Ora mentre i tanti uccelli che svernano nei nostri territori non sono più minacciati dalla caccia è il momento giusto per scoprire le bellezze delle zone umide, a cui è dedicata la giornata internazionale del 2 febbraio, visitando le tante oasi WWF aperte per l’occasione (programmi aggiornati sul sito www.wwf.it )”, rende noto l’associazione ambientalista che ringrazia “il grande lavoro dei tanti e agguerriti ‘avvocati del panda’ che supportano il lavoro dell’associazione insieme alle 300 Guardie volontarie che fanno vigilanza ambientale sul territorio durante tutto l’anno, non solo durante la stagione venatoria”.