No alla caccia degli ungolati sulla neve: il Tar ha accolto nel merito il ricorso di Wwf e Lega abolizione Caccia, mentre la Provincia di Genova è stata condannata a pagare 2.500 euro di spese legali.
Lo rendono noto direttamente le due associazioni. “Con Sentenza n. 87, depositata oggi – scrivono Wwf e Lega abolizione caccia – il Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria, Sezione 2°, ha definitivamente accolto nel merito il ricorso presentato alla fine del 2010 dalle associazioni Lega Abolizione Caccia e WWF contro varie determinazioni dirigenziali della Provincia di Genova, che autorizzavano la caccia agli ungulati sui terreni innevati, in violazione della normativa venatoria statale.
Nel corso di un procedimento a più “tappe” il TAR Ligure ha sospeso tre provvedimenti della Provincia di Genova (due nel febbraio 2011 ed uno nel febbraio 2012) che consentivano di abbattere su terreni innevati ungulati come daini e caprioli, mentre la legge statale sulla caccia 157/92 vieta tale pratica quando il terreno è coperto per più del 50% da manto nevoso.
Un passaggio intermedio è stata la dichiarazione di incostituzionalità (aprile 2012, sentenza 106 della Corte Costituzionale) di una legge regionale ligure del 2001 che ammetteva illegittimamente tale pratica.
“Continueremo a vigilare sugli atti della pubblica amministrazione ligure per impedire ogni irregolarità e violazione alle normative statali e comunitarie a tutela della fauna selvatica e a presidio di una programmazione venatoria non distruttiva”, dichiarano le due associazioni. “La pervicacia con cui la provincia di Genova ha comunque reiterato dei provvedimenti già sospesi dal TAR è comunque bastata ai giudici amministrativi per dichiarare la sussistenza del danno economico in capo alla prima associazione ricorrente la LAC. Sconfitti anche gli organismi di gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia 1 e 2, e la Federcaccia, che si erano costituite in giudizio a fianco della Provincia (spese legali compensate)”.