Genova. La sconfitta, prevedibile, contro la capolista Geas (che ha vinto 12 dei 13 incontri fin qui disputati) ha portato compagnia alla Wideurope NBA-Zena (nella foto www.fotoceschina.it), raggiunta al 4° posto da Carugate (larga vittoria sulla Polysport Lavagna) e dal S.Orsola Sassari che, dopo aver espugnato Costa Masnaga, farà visita proprio alle genovesi, un match che vale molto più dei due punti in palio.
Per motivi legati ai voli da e per la Sardegna, l’incontro si disputerà al PalaDonBosco (ingresso gratuito) con inizio alle 17.30. Per le ragazze di Pansolin, già vittoriose all’andata in terra sarda, l’occasione per dare un altro strappo all’insù, verso l’obiettivo, dichiarato, di un posto tra le prime 5, che consentirebbe di giocare il primo turno di play-off con l’eventuale gara 3 in casa.
Discorso ancora precoce, mancano ancora 9 turni al termine della stagione regolare, però la classifica indica già quali sono gli incontri che per le genovesi varranno almeno il doppio, e quello di sabato è il primo. Preoccupano un po’ le condizioni di Flandi, da qualche settimana alle prese con un problema al piede destro, e di Cavellini, che nell’allenamento di metà settimana ha avvertito il riacutizzarsi di un problema al ginocchio che pareva archiviato.
Coach Pansolin avrà sicuramente bisogno del loro apporto, così come le ragazze, che stanno disputando un’ottima stagione, avrebbero bisogno di un maggiore sostegno da parte degli appassionati genovesi di basket, che proprio nella Wideurope NBA-Zena hanno, ad oggi, la loro migliore espressione. Tutti temi cari anche a coach Pansolin. “La partita di sabato contro Sassari è il primo crocevia della stagione: il risultato ci dirà se possiamo aspirare legittimamente a un posto tra le prime 4 o se verremo risucchiati a centro classifica. Valuteremo giorno per giorno le condizioni di Flandi e Cavellini che non sono al meglio. Alle ragazze chiedo di dimenticare la sconfitta di Sesto San Giovanni e di riprendere la marcia. Vista l’importanza dell’incontro mi piacerebbe giocarlo in un impianto pieno ed entusiasta come spesso ci capita in trasferta, ma purtroppo temo non sarà così. Sono deluso dalla risposta che gli appassionati genovesi stanno dando alla nostra avventura: in provincia di Genova ci sono più di 10 società che fanno attività femminile, fossi un dirigente o un allenatore di quelle società inviterei caldamente le loro tesserate a venire a vedere noi e la Polysport Lavagna perché rappresentiamo la massima espressione tecnica nel basket femminile in provincia. Se non si lasciano da parte sciocchi campanilismi il movimento femminile genovese, che pure esprime giocatrici e realtà di qualità, non crescerà mai”.