Genova. La crisi sta attanagliando molti settori, compreso quello degli autotrasportatori, in cui si riscontrano numeri allarmanti. Sono cinquecento, infatti, le imprese chiuse nel 2012 in Liguria e un migliaio di posti di lavoro persi.
Aumento di gasolio e tariffe autostradali, tempi di pagamento sempre più dilatati: sono i motivi che hanno portato oggi in piazza, con un presidio davanti alla Prefettura di Genova, gli autotrasportatori aderenti a Trasportounito.
“La situazione è molto difficile anche in Liguria – ha sottolineato Giuseppe Tagnocchetti, coordinatore regionale di Trasportounito – la crisi è generalizzata ma ci sono anche regole specifiche del nostro settore che non vengono fatte rispettare, dai tempi di pagamento alla certezza dei crediti ai costi minimi. Al prefetto chiediamo risposte sotto forma di controlli e sanzioni per chi non rispetta le regole”.
Una richiesta anche agli enti locali: “intervengano con la cantierizzazione delle infrastrutture – prosegue Tagnocchetti – in particolare con il nodo di San Benigno, il completamento della strada a mare, la sopraelevata portuale, perché altrimenti le nostre velocità di mercato non ci permettono di competere”. Oltre al presidio davanti alla Prefettura di Genova si sono svolte manifestazioni analoghe nelle altre provincie liguri.