Regione, Chiesa: “Grave errore dei partiti delegare il loro compito ai tecnici”

Regione. Il consigliere Ezio Chiesa (Liguria Viva) è intervenuto in aula in sede di discussione al bilancio di previsione per l’esercizio 2013 della Regione Liguria.

Chiesa ha criticato l’azione del Governo pronto ad attuare una politica di rigore che essendo priva di equità e sviluppo finisce per penalizzare le fasce più deboli.

Troppi provvedimenti assunti dall’esecutivo sono solo dannosi e rischiano di essere anticostituzionali, quali, ad esempio, il riordino delle Province e l’introduzione della Tares, la nuova tassa sui rifiuti, che entrerà in vigore dal prossimo anno.

Chiesa si è soffermato sull’ istituzione della città Metropolitana che invece di assicurare risparmi rischia di produrre maggiori costi e meno servizi, si tratta di enti di grandi dimensioni dove diventa sempre più difficile controllare la spesa, tesi confermata da diverse autorevoli fonti.

Gli impegni assunti con l’Europa dal Governo Monti rischiano di fare esplodere il Paese e dovranno essere mantenuti dal prossimo esecutivo, compito che sarà difficilissimo.

Per quanto riguarda le imprese italiane in difficoltà, anche a causa del costo dei servizi ben più alti rispetto al resto dell’Europa, Chiesa ha auspicato una politica tesa a diminuire tale costo evitando finanziamenti che spesso non risolvono i problemi di aziende destinate alla chiusura.

Per quanto riguarda il bilancio regionale il consigliere di Liguria Viva ha sottolineato, quanto emerso dall’incontro con i dipendenti della Provincia di Genova che lamentano la mancanza di risorse per far fronte ai compiti d’istituto dell’ente.

Chiesa ha ricordato come le ex strade Anas sono state trasferite dalla Regione Liguria alla Provincia che oggi non ha le risorse per mantenerle, diventa pertanto urgente attivarsi affinché la manutenzione sia garantita dall’Anas.

Il consigliere di Liguria Viva ha accolto con favore le parole del presidente della Giunta Burlando che vuole rilanciare l’agricoltura con l’intento di prevenire il dissesto idrogeologico e creare nuovi posti di lavoro.

Un’opportunità per intervenire sui terreni incolti, bisogna però legiferare “a maglie larghe” favorendo non solo i giovani e le cooperative ma interessando tutti gli abitanti che vivono nel territorio pur non praticando come attività primaria quella dell’agricoltore.

Chiesa ha infine presentato due ordini del giorno, approvati all’unanimità dall’assemblea legislativa, al fine di sollecitare Parlamento e Governo a rivedere l’iniqua nuova tassa della Tares sui rifiuti e le norme che impongono il rispetto del Patto di stabilità anche ai Comuni compresi tra 1000 e 5000 abitanti.

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