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Pallanuoto, domani sera la Supercoppa europea: la Pro Recco a caccia dell’ennesimo trofeo

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Savona. Tra tutti i trofei messi in palio negli sport di squadra, la Supercoppa è il più atipico. Le due squadre che si contendono il titolo si sono guadagnate il diritto a giocarselo grazie ai risultati ottenuti nella stagione precedente. E’ una finale che arriva con qualche mese di ritardo, assegna un trofeo che la vincitrice si meriterà per quanto fatto nell’annata ormai conclusa.

Accade così di frequente che le due avversarie si presentino rivoluzionate nel loro organico rispetto a quelle che, mesi prima, avevano alzato al cielo le rispettive coppe. L’estate, di questi tempi, è sempre più spesso una stagione pregna di incognite e giustiziera di società in crisi, alle prese con bilanci sempre più difficili da far quadrare.

Il mondo della pallanuoto continentale ha visto concretizzarsi questo “rischio”. La Len, la federazione europea del nuoto, organizza ogni anno la sfida di Supercoppa tra la squadra campione d’Europa e la vincitrice dell’Euro Cup. Le vicissitudini che hanno colpito la Pro Recco hanno immediatamente messo a repentaglio l’assegnazione della Supercoppa europea. La società più titolata d’Italia, nel momento dell’addio del patron Volpi, si è fortemente ridimensionata. La squadra femminile è scomparsa; quella maschile è stata tenuta in piedi grazie ad un “tesoretto” lasciato dall’ex presidente, ma ha subito rinunciato a disputare le competizioni europee.

Dato che lo scorso anno la Coppa dei Campioni, sia in campo maschile che femminile, era stata preda della Pro Recco, in entrambi i campi si è temuto che la Supercoppa europea non si potesse giocare per l’assenza di una delle due protagoniste. In ambito femminile, la Pro Recco non c’è più. Ha riceduto il testimone al Rapallo, un’altra società. Sarà quest’ultima ad avere il diritto di affrontare la Mediterranea Imperia per il trofeo.

In un primo tempo, pure la finale maschile era stata messa in forse. Non difendere il titolo nell’Eurolega, però, non ha precluso alla società biancoceleste la possibilità di giocarsi il “trofeo dei trofei”.

Per la quarta volta, la Supercoppa europea maschile sarà assegnata da una sfida completamente tricolore. Nel 1988 vinse il Pescara sul Posillipo, nel 2003 la Pro Recco battè il Brescia, nel 2005 il Posillipo sconfisse il Savona.

Domani, per la prima volta, l’infinita sfida tra Rari Nantes Savona e Pro Recco metterà in palio questo titolo continentale. Un trofeo che i recchelini hanno già vinto quattro volte, i biancorossi mai.

La prima volta della Pro Recco fu in quel di Brescia nel 2003; la seconda a Kazan, in Russia, contro in Sintez, nel 2007. L’anno successivo la finale venne giocata a Sori e la squadra biancoceleste superò lo Shturm Chehov. Nel 2010 l’armata di Porzio annichilì il Kotor a Trieste.

La Rari Nantes Savona, dopo la sconfitta con 2 reti di scarto dal Posillipo sette anni or sono, ebbe per la prima volta, un anno fa, la possibilità di andare all’attacco di questo trofeo nella piscina di casa. Per i biancorossi, però, nessuna chance: troppo forte il Partizan Belgrado, vittorioso per 11 a 6.

Rispetto alle ultime due edizioni, quella che andrà in scena domani si preannuncia molto più equilibrata. Tutto in una gara, come prevede la formula della Supercoppa dal 2002 in poi, quando venne riproposta dopo cinque anni di assenza. La sfida unica rende più incerto ogni confronto.

Inoltre, tra la Blu Shelf Carisa e la Pro Recco, quest’anno, la differenza di valori è meno netta rispetto alle stagioni passate. Anche l’ultimo scontro tra le due compagini, quello visto domenica sera alla Zanelli, lo ha confermato. Quattro reti di scarto nel conto finale, ma in acqua si sono viste due squadre per lunghi tratti sullo stesso piano. Il primo confronto stagionale, quello nel girone di Coppa, era terminato con un pareggio; il derby di campionato si era chiuso con un solo gol di differenza: 9 a 8 per la Pro Recco.

La Pro Recco è infarcita di nazionali, la sua porta è difesa dall’eccezionale Tempesti, che rappresenta un valore aggiunto e il pur promettente Antona non può reggere il confronto. La Rari, però, ha un collettivo in crescita e, forte di un’età media molto giovane, settimana dopo settimana mette in mostra i suoi progressi.

Dall’ungherese Madaras all’italobrasiliano Figlioli, dal fenomenale Felugo a Mangiante, al rientro dalla squalifica, passando per gli ex Aicardi, Deni Fiorentini, Giacoppo e Pastorino. Senza dimenticare il talentuoso Luongo, gli affermati Figari, Lapenna e Gitto. La Pro Recco, seppur contando “solamente” più su una squadra e non su due come lo scorso anno, è ancora la più temuta in campo nazionale.

Domani sera, però, Andrea Pisano avrà a disposizione Valerio Rizzo. Il goleador della Blu Shelf Carisa, domenica, è stato cacciato dall’arbitro Mario Bianchi dopo sei minuti o poco più, reo, o presunto tale, di eccessive proteste. Alla Pro Recco non si può concedere un giocatore del genere e così, per la formazione di Riccardo Tempestini, portare a casa la Coppa Italia è stato decisamente più facile. Anche se il carattere della Rari ha fatto il possibile per rendere meno agevole il compito agli ospiti.

La memoria di quanto accaduto domenica sera è ancora fresca e i biancorossi, che hanno esternato la loro rabbia disertando la premiazione, si tufferanno in acqua decisi a vendicare il torto subito. Tra i tredici ci sarà anche Alesiani, reduce dal trionfo con la nazionale giovanile a Perth.

“Siamo ancora qui!” titola il sito ufficiale della Pro Recco per celebrare il successo in Coppa Italia. Ripartire non è stato facile, ma il nuovo corso sta già dando i suoi frutti. La Pro Recco è ancora lì, davanti a tutti, ma indubbiamente meno irraggiungibile. Domani la Rari Nantes Savona avrà il compito di dimostrarlo.

Le premesse per trentadue minuti di spettacolo e agonismo sono delle migliori. Toccherà agli arbitri, come sempre potenziale ago della bilancia, gestirli al meglio. Il compito spetterà al montenegrino Brguljan e al russo Galkin. Non è noto se comprendano o meno la lingua italiana, ma nel dubbio i protagonisti di domani dovranno stare attenti a non farsi scappare qualche parola di troppo, per il bene dello spettacolo.

La Supercoppa europea è una manifestazione “itinerante” ed è un fatto rarissimo che una società riesca ad aggiudicarsene l’organizzazione per due anni di fila. L’appuntamento è per le ore 20 alla piscina Zanelli di corso Colombo a Savona. Il costo dei biglietti sarà di 10 euro; ingresso gratuito per gli under 14. La sfida merita il pubblico delle grandi occasioni.

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