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Pallanuoto, Coppa Italia: la Pro Recco si prende la rivincita sul Brescia, la finale è tutta ligure

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Savona. La seconda semifinale che va in scena alla piscina Zanelli di Savona vede di fronte le due finaliste della scorsa edizione e le vincitrici delle ultime sei. Dal 2006 al 2011, infatti, la Coppa Italia è andata alla Pro Recco; nel 2012 al Brescia. Le due squadre sono anche le due protagoniste della scorsa finale scudetto, nonché la prima (Brescia) e la seconda (Pro Recco) dell’attuale campionato.

La formazione guidata da Alessandro Bovo, per il quale giocare a Savona ha sempre un sapore particolare, arriva a questa sfida in grande condizione: nell’avvio di stagione ha sempre vinto. La Pro Recco, ormai ben rodata dopo un avvio tra alti e bassi, ha dalla sua i favori del pronostico.

Figlioli conquista la prima palla al centro. Binchi va nel pozzetto e dopo 30″ Figari schiaccia in porta: la Pro Recco è già in vantaggio. Uomo in più anche per i lombardi, ma Tempesti si oppone al tentativo dell’ex savonese Goran Fiorentini. Dopo 2’43” la Pro Recco raddoppia: Felugo innesca Deni Fiorentini che ha spazio per la conclusione vincente.

Poco più tardi Giacoppo smista per Felugo che dalla distanza trova il bersaglio con un tiro a pelo d’acqua: 3 a 0. Giacoppo viene espulso ma Calcaterra viene fermato perché servito nei due metri. A 3’01” dalla fine del primo tempo c’è un rigore per fallo di Mammarella: Figlioli insacca alle spalle di Del Lungo. Tempesti e la sua difesa sono insuperabili, il Brescia è tramortito. Solamente nell’ultimo minuto, con l’espulsione di Felugo, i lombardi si sbloccano e vanno in gol con Presciutti. Ma a 31″ dalla prima pausa Aicardi riceve da Figlioli e si esibisce in una beluina vincente: 5 a 1.

Dopo un primo tempo del genere, è comprensibile che la Ferla tiri i remi in barca. Bovo incita i suoi, chiedendo maggiore aggressività. E gli uomini in calottina bianca paiono trasformati e mordono gli avversari. Dopo 40″ Tempesti devia una bella conclusione di Loncar. A 6’04” da metà gara Nora dà la carica ai bresciani, sparando un diagonale vincente. Madaras viene espulso, azione prolungata del Brescia ma Tempesti e i legni dicono no a Presciutti e Elez. A 4’28”, però, la Pro Recco trova Figlioli solo in posizione 1 e il giocatore nato in Brasile non sbaglia: 6 a 2. Tempestini, non pago, protesta: ammonito.

Una stoccata di Presciutti si infrange sul palo, ancora una volta deviata da Tempesti. Cambio di fronte, Felugo trova Madaras che realizza il + 5. Presciutti è costretto ad inventarsi una beluina, il capitano della nazionale non si fa sorprendere. Il Brescia resiste nonostante l’espulsione di Binchi, ma a metà partita è sotto 7 a 2. Un passivo che lascia poche speranze contro una Pro Recco che, in 7 occasioni di inferiorità numerica, è stata punita solamente una volta.

La prima azione ospite del terzo tempo, però, sorprende i campioni d’Italia in carica: Giorgi lascia impietrito l’incolpevole Tempesti. Una trentina di secondi dopo Aicardi riporta a 5 le reti di differenza. I biancocelesti insistono: giocano al limite dei 30″ e Deni Fiorentini colpisce il palo. Bovo chiama il time-out, ma ha poco da dire, se non “giochiamo con la testa”.

A 2’53” dalla fine del tempo Giorgi disegna un gran passaggio per Calcaterra che sguscia via a Figari e va in rete. Calcaterra regala un siparietto mostrando agli arbitri il costume, sostenendo di aver subito fallo, ma per gli arbitri è lui a meritare l’espulsione. Tempestini chiama a raccolta i suoi; il tentativo al volo di Giacoppo non dà frutti. Felugo serve Lapenna che guadagna l’espulsione di Binchi che finisce qui la sua partita. Il prolungato tentativo dei liguri porta alla segnatura di Madaras. Calcaterra e Bovo protestano in maniera veemente sostenendo che Binchi è stato tenuto fuori per troppo tempo: ne fa le spese il centroboa che si becca il cartellino rosso.

Le parate di Tempesti tolgono ogni speranza ai bresciani che, nonostante la situazione ormai quasi irreversibile, provano a dire ancora la loro. Il fallo grave di Figari porta i lombardi all’ennesima azione con l’uomo in più e questa volta Loncar la finalizza in rete a 5’16” dalla fine. Felugo decide di regalare alla sua squadra un finale di gara tranquillo e va a bersaglio dalla lunga distanza.

A 4’20” dalla sirena c’è il terzo fallo grave di Giacoppo: un gran tiro di Goran Fiorentini porta il punteggio sul 6 a 10. Una doppia espulsione ravviva il finale: Bovo chiama time-out pensando di avere una doppia superiorità, ma in realtà l’espulsione è simultanea. Loncar è fuori per tre falli: sono ben cinque i cartellini rossi. Nell’ultimo minuto di gioco le espulsioni tra gli ospiti sono due, poi diventano tre. Nonostante la tripla superiorità, Nora spreca. A 6″ dal termine Valentino rende meno pesante la sconfitta del Brescia.

Finisce 10 a 6 per la Pro Recco che domani sera contenderà la Coppa Italia al Savona nella finale più attesa tra quelle possibili. Decisivo si è rivelato l’avvio sprint dei recchelini: il 4 a 0 di inizio gara ha condizionato il resto della sfida, causando nel Brescia un iniziale scoramento cui è seguita una reazione che si è rivelata tardiva.

Il tabellino:
A.N. Brescia – Ferla Pro Recco 7 – 10
(Parziali: 1 – 5, 1 – 2, 2 – 2, 3 – 1)
A.N. Brescia: Del Lungo, Valentino 1, Presciutti 1, Legrenzi, Loncar 1, Calcaterra 1, Mammarella, Nora 1, Binchi, Elez, Giorgi 1, G. Fiorentini 1, Moratti. All. Bovo.
Ferla Pro Recco: Tempesti, Lapenna, Madaras 2, Mangiante, Fondelli, Felugo 2, Giacoppo, Figlioli 2, Figari 1, D. Fiorentini 1, Aicardi 2, Luongo, Pastorino, Gitto. All. Tempestini.
Arbitri: Fabio Collantoni (Porto Santo Stefano) e Attilio Paoletti (Roma).

Il tabellino della prima semifinale:
Blu Shelf Carisa Savona – C.N. Posillipo 9 – 4
(Parziali: 3 – 1, 1 – 1, 2 – 1, 3 – 1)
Blue Shelf Carisa Savona: Antona, Michelotti, Damonte, Petrovic, L. Bianco, Rizzo 3, Janovic 2, Fulcheris 1, G. Bianco, Mistrangelo, E. Colombo, Deserti, Rolle. All. Pisano.
C.N. Posillipo: Cappuccio, Ferrone, Rossi, Scalzone, Mattiello 1, Toth, Renzuto Iodice, Gallo 1, Kovacs, Riccitiello, Baraldi 1, Saccoia 1, Negri. All. Occhiello.
Arbitri: Mario Bianchi (Roma) e Leonardo Ceccarelli (Firenze).

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