Lettera al direttore

Libera Liguria, appello alle forze politiche: “Proponete liste pulite”

In questi giorni i coordinamenti provinciali, i presìdi e l’assemblea regionale di LIBERA si sono confrontati sul tema delle liste “pulite” in vista della imminente campagna elettorale.
Il Decreto “liste pulite”, presentato dal Governo Monti prevede l’incandidabilità per chi ha subito condanne definitive per peculato, corruzione, concussione, terrorismo, mafia fino ad 2 anni e 1 giorno.
Il decreto legislativo verra’ esaminato dalle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia di Camera e Senato in settimana.

Anche se questa legge non ha ancora l’efficacia da noi auspicata, crediamo che sia necessario che il Parlamento esprima un parere obbligatorio non vincolante per il governo (che poi dovrà approvare definitivamente il decreto legislativo, mandarlo alla firma del Capo dello Stato e pubblicarlo in Gazzetta ufficiale).

I fatti di cronaca che in questi mesi hanno interessato il malcostume di personaggi politici in parlamento e nei consigli regionali, l’infiltrazione mafiosa di amministrazioni locali, il commissariamento di comuni nel Nord compreso alcuni del ponente ligure, crediamo debbano essere gli esempi concreti per cui i partiti politici che si cimentano nella formazione delle liste di candidati, si impegnano a promuovere una selezione delle candidature proponendo all’elettorato persone di provati valori democratici e di onestà.
Per questo Libera Liguria rivolge un appello alle forze politiche e movimenti presenti in Liguria in attività per la prossima campagna elettorale di mostrare rispetto per l’elettorato proponendo candidature senza carichi pendenti.

Libera auspicando una campagna elettorale che metta a confronto programmi , dedizioni e disponibilità personali, augura anche che possa riconoscere agli eletti il successo dovuto all’impegno per la crescita della cultura della legalità e della sicurezza e della giustizia.

L’obiettivo è quello di suggerire che non vengano candidate persone, non solo con condanne, ma con processi in corso perché questo Paese non se lo può più permettere.

Se così non fosse allora spetta a noi cittadini riprenderci la sovranità ed evitare di votare persone che hanno macchie di questo genere.

Gli eletti saranno contattati dal nostro coordinamento per una iniziativa pubblica in occasione della quale apriremo un confronto sugli impegni dei parlamentari in ordine al tema della difesa della legalità democratica e della lotta contro tutte le mafie

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