Genova. Per il rapimento di Andrea Calevo, il giovane imprenditore di Lerici prelevato dalla sua villa e sequestrato la notte tra domenica e ieri “c’è stato qualche evanescente contatto”. Lo ha reso noto oggi il procuratore capo Michele Di Lecce che, senza specificare nel dettaglio le modalità di contatto, ha comunque negato qualsiasi richiesta di riscatto pervenuta. Non è detto, secondo quanto appreso, che il contatto sia avvenuto con
i familiari.
Secondo quanto si apprende dalla Direzione distrettuale antimafia a Genova, a cui sono affidate le indagini, le ricerche di Calevo “sono state estese anche in alcuni paesi esteri”. Inoltre, con il trascorrere delle ore prende consistenza la possibilità che l’ostaggio possa essere passato di mano.
Secondo la Dda il gruppo Calevo & Figlio è solido, i conti sono in ordine, anche se non più floridi come in passato, ma in azienda non ci sono debiti. Tra i dati esaminati, l’identikit di un uomo visto lungo una strada vicino alla villa e alcune registrazioni di un impianto in una vicina villetta svaligiata tempo fa.