Cronaca

Lavori alla rete gas taroccati, lavoratori addidati come corresponsabili. Sindacati: “No a confusione”

Protesta Iren, pendolari e asso balneari
Foto d'archivio

Genova. A seguito dei fatti che hanno coinvolto i lavori sulla rete del Gas, i rapporti con le Ditte di Appalto e le notizie apparse successivamente sui giornali, si sono verificati alcuni “episodi sgradevoli” che hanno visto lavoratori dell’Azienda Genova Reti Gas “additati quali corresponsabili solo per il fatto di indossare la divisa aziendale”.

I sindacati FILCTEM-FEMCA-UILCEM e le R.S.U. “sono parte attiva nella campagna di denuncia che ha indotto la Magistratura a svolgere le indagini – spiegano le organizzazioni sindacali in una nota congiunta – vuoi con gli esposti presentati da parte del Sindacato edile, vuoi con le denunce politiche fatte a suo tempo, non ultima la denuncia circostanziata fatta dai delegati in Consiglio Comunale nel mese dicembre 2011”.

Da fautori della denuncia politica “di una pericolosa caduta di attenzione di Iren sulla gestione degli appalti è naturale da parte nostra tenere un atteggiamento di rispetto verso il lavoro che sta svolgendo la Magistratura”, si legge nella nota.

Sindacati e R.S.U. continueranno “a monitorare gli avvenimenti” e nel caso fosse necessario “a denunciare anche per il futuro situazioni che possano mettere a rischio l’attività e l’operato dei lavoratori sia dal punto di vista organizzativo sia di quello della gestione degli appalti”; allo stesso tempo si adopereranno per “portare a tutti i livelli la voce di una categoria di lavoratori che ha sempre garantito impegno e serietà difendendo la dignità di quegli stessi lavoratori che, indossando la divisa dell’azienda del Gas cosi come delle altre aziende operanti sul territorio, hanno operato (anche in Via Fereggiano) accanto i cittadini dopo i fatti dell’alluvione con spirito di sacrificio individuale ben oltre i propri compiti lavorativi, come riconosciuto a suo tempo”.

“Sarà nostra cura come sempre – conlcudono – fare in modo che non vi sia confusione tra quei lavoratori e coloro che dovessero risultare effettivamente coinvolti in fatti inaccettabili e vergognosi”.

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