Genova. Divorzi e separazioni e, in mezzo, figli contesi da adulti perennemente in lite. E’ il caso di un padre disperato, giunto al settimo giorno di sciopero della fame, che stamattina a Genova, nei pressi del Tribunale, sta cercando di far sentire la propria voce per chiedere uno stipendio pieno e di poter vedere sua figlia 15 giorni al mese.
“50% madre + 50% padre = 100% figlio felice!”. E’ questa la scritta che campeggia sullo striscione preparato da un papà, che è ormai al suo settimo giorno di sciopero della fame e non sa più come farsi ascoltare.
A trovarsi nella sua stessa situazione sono molti altri padri liguri. “Riceviamo in media cinque telefonate al giorno di uomini disperati che non riescono a vedere in propri figli né a vivere in modo dignitoso – ha spiegato ormai molte volte Mauro Lami, presidente dell’associazione “Papà separati” della Liguria – Sono purtroppo molte le madri che, dopo aver deciso di interrompere un rapporto, si portano via i bimbi senza discutere né avvisare il padre. I numeri in Liguria sono altissimi, perché altissima è la percentuale di divorzi e separazioni. Purtroppo si tratta di un fenomeno che le istituzioni sembrano sottovalutare o non considerare”.