Genova assediata dalle sale da gioco, Rixi: “E’ un gioco al massacro”

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Genova. E’ una città assediata dalla sale da gioco, secondo il capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord Edoardo Rixi, che così descrive Genova, in cui sono sorte ben 70 sale da gioco.

“Il quartiere dei casinò è ceratmente Sampierdarena – sostiene Rixi in una mozione da presentare dal sindaco di Genova Marco Doria – dove ne sono stati aperti 8, a seguire altre zone fortemente gravate da tale situazione sono Sestri Ponente e San Fruttuoso che he contano sulla propria territorialità 7 videolottery peraltro risultanti posizionate in maniera strategica. Anche in zona Foce si sono insediate 6 sale gioco, mentre a Marassi cinque e quattro a Molassana dove solo in Via Piacenza ne sono state aperte due”.

Altro quartiere martoriato dalle sale da gioco è Bolzaneto, seguito da Cornigliano e Voltri.

“Slot machine e videolottery rappresentano ormai un vero e proprio fenomeno che sta trasformandosi in un contagio sociale classificabile come patologico e che negli ultimi dieci anni ha visto 509 persone trattate a livello sanitario delle quali addirittura 100 nell’ultimo anno – afferma Rixi – secondo dichiarazioni del responsabile del centro alcologico regionale, chi esce dalla dipendenza da alcool, in due casi su dieci si rifugia poi nel gioco: rafforzano tali affermazioni le stesse statistiche che mostrano addirittura che il 30% dei minorenni abbina il gioco all’alcool ed il 20% degli ex-alcoolisti che si dà al gioco, proprio perché sono meccanismi mentali che si ripetono, uno colma il moto dell’altro”.

La Lega Nord tramite mozione impegna il sindaco a farsi promotore anche in sinergia con Regione, Provincia, ASL 3, Centro Alcologico Regionale, Questura e Prefettura, anche attraverso interventi da parte della specifica Consulta, con intento reale di affrontare tale problema che non può travolgere ulteriormente soggetti, famiglie e degradare il territorio; a concentrare gli sforzi per dar corso a nuovi possibili strumenti atti non solo ad evitare nuove aperture di sale giochi sul territorio genovese, ma anche a disincentivare, attraverso serrati controlli, la presenza di minori presso le stesse.

Al sindaco si chiede inoltre di impegnare ulteriori intenti con i parlamentari liguri affinché si possa approdare ad una legge nazionale che metta in evidenza l’assoluta necessità di tutelare la salute mentale dei propri cittadini e non che, proprio sulla loro debolezza, vada a riempire le casse statali: “questo è un gioco al massacro che nessuna forza politica presente in Parlamento ha il diritto di attuare” sostiene Rixi.

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